Gambettola, la sorella di Mariangela, scomparsa nella tragedia di Pinarella: "Vi prego, non guidate se avete bevuto"

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Una città sotto choc per la morte di Mariangela Bardi. La 62enne deceduta con altre due persone nell'incidente di Pinarella era molto conosciuta a Gambettola, sia per il suo carattere estroverso e solare, sia per aver gestito per 15 anni la merceria “Mary” in centro città. Prima il negozio era su via Garibaldi e poi si era trasferito in via Gramsci. Oltre a vendere gli articoli tipici della merceria, eseguiva anche piccole riparazioni di indumenti.


Nell'ottobre 2016 aveva deciso di cessare l'attività e oggi al suo posto c'è una gelateria. Alla chiusura aveva ringraziato tutte le clienti che «in 15 anni mi hanno dato fiducia, lealtà e tanta allegria. Con loro ho condiviso il lavoro. Con alcune è nata anche l'amicizia che mi porto dentro e manterrò nel cuore…». Però aveva mantenuto la passione per i lavori fatti a mano e si era creata una vetrina on-line “Le meraviglie di Mary” dove era possibile acquistare gli oggetti più disparati che continuava a fabbricare da sé». Si era trasferita presso un nuovo compagno nel Ravennate, ma negli ultimi tempi era tornata varie volte a Gambettola, con l'intenzione di rimanerci. Lascia nel dolore due figli, due nipoti e altri parenti. Drammatico il messaggio lanciato dalla sorella Susi con un'esortazione ai giovani: «Mia sorella ha perso la vita in un terribile incidente. Vorrei raccomandare ai nostri giovani e a tutti di non mettersi alla guida se si ha bevuto. Non è giusto. Ciao Dada, ti voglio bene e presto tornerai nella tua amata Gambettola».
In città Mariangela aveva preso parte alle ultime Mostrascambio con un banco di propria mercanzia, legata al suo passato di merceria e non solo. Nei giorni scorsi si era recata di persona in sede al Comitato Mostrascambio per far valere la prelazione sui posti numerati. «Due giorni prima l'incidente - ricordano Pietro e Manuela che prendono le prenotazioni - era passata da noi in ufficio a confermare la sua presenza al suo banco numero 36 di via Gramsci. Si è presentata sorridente e solare come sempre. Una tragedia che ci ha colpiti moltissimo».

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