Turisti in balia degli eventi all'hotel di Valverde al centro della protesta: c'è chi dice di volere anticipare la partenza, ma anche chi assicura di voler restare. Mentre dura il braccio di ferro, senza esclusione di colpi e di accuse, tra il cuoco licenziato e la direttrice della struttura ricettiva, da dove sia giovedì sera che ieri mattina sono stati chiamati i carabinieri per allontanare l'uomo che ancora dimora in hotel con la compagna (anche lei fino a qualche giorno fa dipendente della struttura). Qualche cliente, tra la quindicina di quelli che avevano presentato reclamo, racconta che la situazione è in miglioramento. Quanto meno per quanto riguarda quantità e puntualità del cibo servito a tavola. La situazione rimane tuttavia elettrica e tesa.
L’ex dipendente
Marco è un ex dipendente che afferma di essere maître e sostiene di aver lavorato anche in un’altra struttura del gruppo per pochi giorni. «
Anche per 16 ore al giorno. Non ho contratto, mi rivolgerò alla Guardia di finanza – dice mentre mostra un pagamento a favore della sua compagna –. L'hanno pagata con pound inglesi».
Il cuoco: "Non avevo niente da cucinare"
Ma è il cuoco licenziato il “dominus” della questione. Un fiume in piena di accuse e recriminazioni. Rimarca di essere stato assunto dal 29 luglio al 30 agosto, poi infortunatosi con referto del medico. «
Mi hanno accusato di non preparare da mangiare per i clienti, ma non avevo niente da cucinare. La lista della spesa non arrivava. Avevo la dispensa e il frigo vuoti, con solo carote e pomodori». E fa ascoltare una serie di whatsapp vocali in cui sollecita gli acquisti. «Non lavoro più perché mi sono infortunato. Adesso chiedo di essere pagato, altrimenti non me ne andrò di qui. Preparavo pasti e cene per 75 persone e un centinaio di colazioni al giorno».
La direttrice: "Il cuoco sobilla i clienti"
Disperata la direttrice della struttura, che si preoccupa per il «buon nome» dell'albergo e attacca in lacrime il cuoco:
«Non fa altro che sobillare i clienti. In cinquanta anni d'attività non mi era mai capitata una situazione così incresciosa». Scartabella minuziosa le buste paga per i giorni di luglio dove dimostra di aver pagato «tre giorni dal 29 al 31. I cedolini per i 15 giorni di agosto, fino a che non c'è stato il licenziamento, li pagherò a metà settembre come di regola. Il contratto stipulato col cuoco era di 3mila euro al mese.
Era stato invitato a lasciare la camera il 16 agosto, per tutta risposta è andato in sala rovesciando i piatti davanti ai clienti». Per confutare il cuoco legge un elenco dettagliato di quanto c'era da comprare tra carne e pesce, dolci e verdure per il giorno di Ferragosto: «pranzo e cena romagnola» aggiunge, presentando fatture di acquisto merce del14 agosto.
I clienti
Fatto sta che agli ospiti pare sia stata servita solo una misera colazione. Al piano terra dell'hotel, Ymeri, che laora a Bergamo ed è in vacanza con la moglie e due figli dall'8 al 20 agosto, se ne vuole andare al più presto, in anticipo: «
Le vacanze sono rovinate. I bambini sono traumatizzati: urla, grida, andirivieni di carabinieri. Da quando sono qui ho già cambiato 5 camere. Lenzuola non cambiate, non c'era la scaletta per far scendere il bambino dal letto a castello». Ma c'è anche chi tra il 15 e 16 agosto aveva formulato reclamo agli Uffici turistici comunali pronto almeno in parte a “ricredersi” come fa Valentina di Vercelli: «Da Ferragosto la situazione è via via migliorata. In precedenza il cibo era davvero scarso». Franco arriva da Viterbo con due bimbi piccoli e racconta: «Ricordo che lo chef ci diceva che mancava tutto, i clienti erano sfiniti». Più esplicito è Roberto di Treviso, anch'egli in vacanza con la famiglia: «Ho preso questa disavventura con il sorriso. È vero, in camera mancavano alcune comodità, ma qui la mia impressione è che ci siano schegge impazzite. Ora a poco a poco le cose si rimediano. Anche io ho fatto reclamo ma così si finisce per infangare ogni cosa».
I dipendenti “fedeli”
A testimoniare vengono chiamati in causa tanto il portiere di notte, quanto la cuoca che ha sostituito lo chef. Quest'ultima getta acqua sul fuoco e dice di avere di che servire a tavola agli ospiti.