Cesena, "ti caccio a calci". Dipendente Technogym e azienda alle vie legali

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In una dura nota, la Uilm Cesena torna a puntare il dito sulla Technogym, dopo le polemiche nei giorni scorso: "I primi giorni di dicembre la UILM Cesena ha denunciato pubblicamente un grave episodio accaduto in Technogym, sul quale ci sentiamo obbligati a tornare e prendere posizione".

"Ti caccio via da qui a calci in c..."

"Il fatto - continua la nota - si è verificato ad una riunione periodica sulla sicurezza sul lavoro, tema quanto mai di straordinaria attualità e importanza, riunione sospesa e poi rinviata in quanto un lavoratore con il ruolo di RLS, per futili motivi legati ad una incomprensione sull'orario di inizio dell'incontro, è stato percosso e poi minacciato con le seguenti testuali parole: “Io se voglio ti caccio via da qui a calci in culo” pronunciate da uno dei massimi vertici della proprietà.

Ci saremmo aspettati una sentita lettera di scuse, per ripristinare una condizione di minima di convivenza civile e riparare un evidente quanto inaccettabile sopruso. Non solo non sono arrivate le scuse: è stata viceversa fornita un’interpretazione fantasiosa tesa a rovesciare la verità, minimizzando il fatto.

Il lavoratore ha deciso di volere tutelare prima di tutto la propria dignità di persona e poi anche quella  di lavoratore, tanto più in considerazione del suo  importante ruolo di rappresentante alla sicurezza.

Si è rivolto alla Uilm per l’assistenza del caso, la quale ha conferito incarico allo studio legale Sintucci perché lo assista e tuteli in ogni  sede competente, sia civile che penale.

Ci affidiamo con fiducia alla giustizia affinchè valuti i comportamenti denunciati, ritenendo di non potere  accettare  atteggiamenti padronali, nella convinzione che chi è proprietario di una struttura che garantisce lavoro a moltissimi individui ha anche una grande responsabilità sociale e non è proprietario delle persone che in quel luogo lavorano; al contrario dovrebbe essere un esempio per messaggi di coesione e pace sociale.

Auspichiamo quindi che la legittima iniziativa del lavoratore incontri una manifesta sensibilità della proprietà, attraverso quelle scuse fino ad oggi mai pronunciate".

La replica dell'azienda

Nel pomeriggio anche la Technmogym ha preannunciato querele: "L’azienda esprime profondo sconcerto e disappunto per il contenuto del comunicato della UILM di Cesena. La nota contiene notizie false che hanno come unico scopo quello di offrire un’immagine falsa e distorta della realtà aziendale e dei suoi vertici.

Durante la riunione della sicurezza annuale nessun esponente della società, benché strumentalmente provocato, si è comportato come descritto nel comunicato. L’azienda, da sempre, valorizza e rispetta i propri collaboratori nella consapevolezza che essi costituiscono il proprio principale punto di forza; ciò i lavoratori di Technogym ben lo sanno. Tali comunicazioni rappresentano solo l’ennesima strumentalizzazione e provocazione, in un momento storico in cui sarebbe invece auspicabile la massima coesione.

L’azienda si riserva di agire in ogni sede ritenuta opportuna innanzi ad affermazioni che esulano da un confronto costruttivo e che risultano ingiustificatamente lesive del proprio operato".

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