Al mare a Ravenna, l'effetto alluvione frena il turismo

Non sarà un ponte del 2 giugno da tutto esaurito. Le grandi aspettative degli operatori turistici sono franate sotto i colpi del clima e di notizie che hanno fatto il giro del mondo. Gli effetti dell’alluvione si abbattono anche sul settore turistico. «In condizioni normali avremmo il tutto esaurito – commenta il presidente di Federalberghi, Raffaele Calisesi – invece viviamo giorni difficili. Nonostante la città d’arte e i lidi ravennati siano stati risparmiati dalle acque, le prenotazioni vanno a rilento, con numeri lontanissimi da quelli che ci saremmo aspettati prima della calamità».
Calisesi spiega che soltanto dalla mattina di ieri i telefoni hanno ripreso a squillare: «Ci chiedono se la città è raggiungibile– dice -. Chiamano soprattutto dall’estero dove le notizie sono state diffuse in maniera generica producendo un danno enorme. La scorsa settimana è stata drammatica, da oggi (ieri per chi legge ndr) sono un po’ più fiducioso. Il turismo ha subito pesanti perdite in maggio, anche perché sono stati annullati due importanti eventi come l’OMC e il Gran Premio di Imola. A ciò si aggiunga che il ministero tedesco ha sconsigliato per un certo periodo di recarsi in Emilia Romagna. È successo proprio nei giorni della Pentecoste. Dobbiamo riprenderci il prima possibile perché il turismo può essere un settore strategico per la rinascita della nostra terra».
Gianluca Bassani del camping Adria a Casal Borsetti parla di un maggio difficile: «Abbiamo vissuto settimane di angoscia e il turismo rischia di pagare dazio. Mi auguro che la situazione possa cambiare, da mercoledì per fortuna il telefono è tornato a squillare. In molti non vogliono rinunciare alla vacanza, ma prima di partire chiedono rassicurazioni. In questo momento il telefono è caldissimo. Noi rassicuriamo tutti, garantendo che le nostre strutture sono operative e siamo pronti ad accogliere i turisti». La Direzione del Gruppo Club del Sole, che vanta diversi campeggi sul litorale ravennate, dichiara: «La situazione climatica delle ultime settimane ha inciso sugli arrivi nelle strutture situate nelle zone della Romagna, che sono comunque rimaste sempre aperte e in piena attività. La clientela estera ha infatti tenuto, mentre per quella italiana c’è stato qualche spostamento di date».
Nicolò Scialfa, titolare dell’hotel Bikini Tropicana a Lido di Savio, parla di prenotazioni che vanno a rilento: «La gente non ferma le camere per giugno, come sarebbe normale, ma prenotano per luglio, agosto e settembre. Preferiscono vedere come evolve la situazione. Purtroppo, le notizie apparse sui media, sia nazionali che locali, hanno creato molta confusione. Il sistema turistico è entrato in difficoltà, soprattutto quando si è parlato di inquinamento del mare e di questione sanitaria. Un’informazione più precisa e puntuale avrebbe aiutato. Ad esempio, in molti media è uscita la notizia che tutta la costa ravennate non è balneabile. Non è così, ci sono tratti in cui si può fare il bagno». Scialfa parla dei pesantissimi danni prodotti dal ministero tedesco che ha sconsigliato le vacanze in Emilia Romagna. «Avrei voluto più attenzione – dice -. Abbiamo registrato qualche disdetta dalla Germania, ma per fortuna a partire dal 2 giugno sono previsti diversi arrivi dal paese tedesco. Dopo settimane di sofferenza, abbiamo qualche movimento positivo del mercato».
