Affetti collaterali: se il fidanzato non ci sostiene

Editoriali

Cosa pensereste di un fidanzato che quando siamo con gli altri è veramente adorabile, educato e sembra insomma il principe azzurro e poi da soli mi tratta in modo totalmente diverso? Mi spiego: non mi mette le mani addosso, e ci mancherebbe, né fa piazzate. Però non gli va mai bene nulla: come sono vestita, come parlo con le mie amiche al telefono, come mi pettino. Se ho un problema al lavoro e gli racconto la vicenda non mi sostiene mai, anzi, lascia intendere che è colpa mia che non ho un bel carattere… io ho avuto varie relazioni, tutte disastrose, e ora a 29 anni avevo pensato che fosse quello giusto. Ma c'è qualcosa che non mi convince in questa differenza che vedo in lui e nei suoi atteggiamenti. È come se avesse due facce. Lui è cresciuto con due sorelle più piccole, è sempre stato l'uomo di casa e sicuramente questo ha condizionato il suo carattere, essendo abituato a badare a loro ha il piglio del capofamiglia che deve decidere per tutti. Ho provato a parlargli, ma non vede il problema. Non credo faccia finta, non lo vede davvero. Non so che fare, mi piace tanto e ha moltissimi pregi.
Barbara

#Caraamica, lei ha provato a parlargli già una volta, e lui non coglie. Facciamo come il salumiere che affetta il prosciutto e con magnanimità abbonda di fette, gli parli un'altra volta, ritenti. Però poi anche basta. Lei non è a suo agio in questo status quo, è legittimo esporre le proprie perplessità. Scartando l'ipotesi di vivere 24 ore al giorno insieme ad altre persone, quando lui dà il suo meglio (pure il Grande Fratello finisce prima o poi…), se di nuovo mentre Lei solleva la questione la guarda come si fa con un cartello stradale in hindi, io sinceramente lascerei perdere.
Avete una trentina d'anni, il tempo in cui era autorizzato a dire alle sorelle novenni di farsi le trecce dritte o non tenere i gomiti sul tavolo è passato da un bel po', e oltretutto Lei non è una sorella. Si vesta come vuole e si pettini coi petardi se le va. Io starei lontana da chi, in questa vita che è già tanto irta, non ci sostiene mai e giudica, giudica, giudica.

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