Affetti collaterali: lo faccio per il tuo bene

Editoriali

La domenica siamo spesso a pranzo dai genitori del mio ragazzo, e la madre cucina per ore e per un plotone di persone. Tra l’altro cucina benissimo, così quando andiamo lì mia suocera (la chiamo così per brevità, in realtà stiamo insieme da poco più di un anno) mi riempie il piatto fino all’orlo e si preoccupa che mangi tutto. Lui invece mi guarda di traverso: è fissato con la forma fisica e la palestra (adesso che è chiusa fa un miliardo di esercizi in casa). Le ultime volte mentre la madre mi chiedeva se volessi il bis ha risposto lui per me, dicendo che era meglio di no perché sennò ingrassavo troppo (io non sono magrissima), o aggiungendo frasi che gli sembravano simpatiche ma che significavano “stai a dieta che sei già abbastanza grassa”,
Io la prima volta ho riso (eravamo in casa altrui…), alla seconda ho riso meno, poi ho sorriso a denti stretti, poi a una certa ho smesso di trovare divertente uno che risponde al posto mio. Ma le mie amiche mi dicono che sono esagerata e lui lo fa per il mio bene.
Carlotta

A una certa, #caraamica, Lei ha tutto il diritto di irritarsi. Non ha 5 anni e a rispondere ci pensa da sé. Le amiche -sempre siano lodate- sono, secondo un adagio, il modo che Dio ha per scusarsi della famiglia: però danno opinioni un tanto al chilo in molti casi. La realtà è che in nome della locuzione “lo faccio per il tuo bene” si commettono abiezioni che vanno dalla semplice indelicatezza all’atrocità, per cui direi che la frase è da cestinare irreversibilmente (insieme a “la gente dice”). Questo fidanzato, oltre ai commenti inopportuni, che tipo è? È uno in gamba, la tratta bene, tiene a Lei? Se il ritenere di poter rispondere al posto suo e le frecciatine simpatiche come la ghiaia in orecchio sono limitate ai momenti descritti, sedetevi e chiarite, senza trascendere. A me non va bene che tu faccia questo e quello, ti chiedo di evitare, stop. Se invece l’atteggiamento è generalizzato, io lo lascerei ai suoi addominali forsennati, alla palestra e allo spirito di patate, come si diceva una volta. Che a una certa, poi, una si stufa.

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