Acqua ancora alta: Marina di Ravenna si scopre fragile

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La strada che costeggia il bar Timone, a Marina di Ravenna, anche ieri è finita sott’acqua. L’alta marea ha prodotto il fenomeno dei fontanazzi e, fino a mezzogiorno, Marina è tornata in emergenza, poi l’acqua si è ritirata. «Non sono fenomeni nuovi – commenta Umberto del bar Timone –, si sono presentati anche in passato ma la situazione peggiora di anno in anno. Non sono un esperto in materia e iniziamo a essere davvero preoccupati. Dalle crepe del manto stradale sale l’acqua che poi invade la carreggiata. Il nostro bar per fortuna è rialzato rispetto alla strada, ma non siamo tranquilli. Non so se questo fenomeno sia pericoloso o meno; nessuno ci ha fornito spiegazioni e rassicurazioni, intanto le crepe si allargano. Mi aspetterei maggiore interesse e interventi che andassero oltre a risolvere semplicemente l’emergenza». Umberto racconta che anche ieri mattina la strada è stata interrotta alla circolazione: «L’acqua non è entrata nel locale, ma ogni volta che chiudono la strada per noi è un danno. Questa volta siamo rimasti anche senza acqua, perché si è rotta una tubatura e gli operai non sono riusciti a intervenire fino a quando la marea non si è ritirata. L’asfalto è sempre più rovinato e nelle vicinanze ha ceduto anche un tratto di strada in prossimità della banchina».

La denuncia di Ancisi

Il consigliere di Lista per Ravenna interviene sugli allagamenti a Marina di Ravenna: «Le opere protettive sarebbero dovute esserci dal 2021 – dice –, invece, oggi si contano i danni e le devastazioni che la mareggiata ha prodotto sull’intero litorale ravennate. Questa volta, Marina di Ravenna è stata allagata e ferita ovunque, perfino nell’area inedita del Marchesato a lato della pialassa Piomboni. Peggio del solito è andata la zona della diga Zaccagnini, dove l’acqua ha invaso in primis il piazzale della Marina, come succede due volte l’anno, raggiungendo però viale delle Nazioni. Il cordolo laterale della diga, alto appena 50 centimetri, richiede da anni una protezione alta quattro o cinque volte di più”. Ancisi parla poi del “problema cruciale”: quello della Darsena pescherecci, dove sono situati il traghetto e molti ristoranti e attività commerciali. <Da quel bacino, l’acqua, risalita oltre la superficie stradale, ha inondato il paese – dice il consigliere -. Dalle sue infiltrazioni sono esplosi ovunque dei fontanazzi”. Ancisi parla di un progetto a protezione dell’area che “avrebbe dovuto essere compiuto già da un anno”. <Posi la questione al sindaco il 16 dicembre 2020 – dice Ancisi -, presentandogli un’interrogazione sugli “allagamenti dal canale Candiano”. Mi rispose (in effetti sul bacino pescherecci, non tanto sulla diga) Eugenio Fusignani, vicesindaco e assessore al Porto, con queste parole: “Per quanto riguarda la questione della diga sud Zaccagnini nella cosiddetta Darsena Pescherecci le opere andranno a gara nel prossimo mese di gennaio”. Come dire che sarebbero state realizzate non oltre ottobre 2021>. (ro.art.)

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