Zilli (FdI): "Libereremo i comuni del Riminese dalla sinistra"

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«Un risultato che ha premiato il nostro impegno. Fatto di lavoro porta a porta e di rapporti faccia a faccia con la gente: giovani, anziani, donne, in tutti i territori della provincia». Voce rotta dall’emozione, Filippo Zilli, commissario provinciale di Fratelli d’Italia Rimini, esprime tutta la sua soddisfazione per quello che può essere considerato un vero e proprio plebiscito per il Tricolore con la Fiamma. In Italia, ma soprattutto in Riviera: 27,87% dei consensi, dato superiore, addirittura, a quello nazionale attestatosi al 26%. E terzo in tutta la regione Emilia Romagna: dietro solo a Ferrara (30,29%) e Piacenza (32,88%). Commenta Zilli: «Il merito, naturalmente, va alla nostra leader Giorgia Meloni. Ma anche noi c’abbiamo messo del nostro. E sapete qual è il segreto di questo successo inaspettato e sorprendente? La riscoperta della politica del passato, quella che portavano avanti i vecchi partiti, Democrazia Cristiana, Movimento sociale, Partito Comunista, quella politica fatta di rapporti franchi e diretti con le persone. Fatta di sezioni aperte e di dialoghi porta a porta. Quello che continueremo a fare con l’apertura di sempre più nuove sedi in tutti i comuni del Riminese e con la creazione di una classe dirigente preparata e seria. Insomma, il voto di oggi, che i riminesi ci hanno voluto riservare, sarà il nostro punto di partenza, non certo di arrivo».

La conta dei voti

Numeri importanti quelli portati a casa da Fratelli d’Italia su tutto il territorio. Numeri da elezione bulgara. «E la media avrebbe potuto essere più alta se non avessimo dovuto combattere con roccaforti della sinistra come Santarcangelo e Rimini – precisa Zilli -. Parliamo, infatti, di un 26,63% a Santarcangelo e di un 27,87 al comune di Rimini, con una forbice che si apre fino al 37% e che su ventisette comuni della provincia ci ha permesso di primeggiare in più di quindici e di conquistare entrambi le valli: la Valconca e la Valmarecchia. Per fare alcuni esempi vi dico che a Bellaria abbiamo preso il 32,44% dei consensi, a Coriano il 31,92%, a Riccione il 30,47. A Casteldelci addirittura il 37%. Significa che il territorio crede nella nostra politica. E che i nostri parlamentari potranno portare le istanze dell’intera provincia non in Parlamento, magari dagli scranni dell’opposizione, ma direttamente al governo». Una crescita continua quella di Fratelli d’Italia nel Riminese. Iniziata con uno striminzito 3,45% (5800 voti complessivi) alle elezioni politiche del 2018 (quando a primeggiare, con un 32%, fu il M5S, precipitato oggi all’8-9%), passata al 4,77% (7724 voti) alle Europee 2019, salita poi all’8,27% (13.262 voti) alle Regionale del 2020, fino all’incredibile 27.87% di oggi, (47.977 voti). «Ma in fatto di numeri aggiungo questo – sottolinea Zilli -, che mi sembra evidenzi bene la forza elettorale dell’intera coalizione: da Fratelli d’Italia, alla Lega, da Forza Italia a Noi Moderati. Jacopo Morrone, alla Camera, è stato eletto col 42,95%, pari a circa 74.000 voti, contro il 34,80%, pari a 59.900 voti circa, del suo rivale Andrea Gnassi. Non credo ci sia altro da aggiungere in fatto di exploit». Exploit che porta Zilli a fissare un altro ambizioso obiettivo: «Liberare, passatemi il termine, tutti i 27 comuni dalle amministrazioni di sinistra».

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