Welfare culturale di Ater in 21 centri della regione
Il progetto, sperimentale, nato da un’idea di Silvano Antonelli, direttore della compagnia teatrale Stilema di Torino, ha preso corpo in Emilia-Romagna grazie a una proposta lanciata da Ater ai 34 Comuni soci. Ventuno di essi hanno aderito immediatamente, dando vita alla rete che si completa con la collaborazione tra gli Assessorati regionali alla Cultura, alla Sanità e al Welfare, le organizzazioni sindacali e le associazioni scientifiche dei pediatri (Fimp e CIPe, Acp e Sip) e le farmacie aderenti a FederFarma e AssoFarm. Ater si è inoltre avvalsa dei contributi di due consulenti: il regista Silvano Antonelli e Alessandro Volta, direttore del Programma Materno-infantile Ausl Reggio Emilia, con l’idea di farne un progetto di welfare culturale.
L’obiettivo dell’iniziativa è creare un’alleanza inedita, capace di generare cambiamenti significativi sul piano della salute e del benessere delle famiglie, a cui il teatro può dare un contributo significativo. “La cultura fa bene alla salute. Anni fa quando si avviarono ricerche e sperimentazioni sul suo valore terapeutico - ha affermato l’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori, intervenendo alla presentazione in Regione-, da un lato mi sembrava una cosa fin troppo ovvia poterla considerare in questo modo, e dall’altro pareva una sfida impossibile, un’idea quasi temeraria. Ho seguito quindi con curiosità queste sperimentazioni. In particolare ho apprezzato il fatto che nella programmazione di Parma Capitale della Cultura sia stata dedicata molta attenzione a questo settore. Ho gioito quindi per questa iniziativa, quale terreno di sperimentazione molto importante, presentata in modo brillante e che può dare segnali per il futuro".