Web serie: "VideoDante#Indonesia" girata alla Classense

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Nel segno di Dante, Ravenna sviluppa il dialogo interculturale tra Oriente e Occidente con i primi episodi della web serie performativa VideoDante#Indonesia, girati nella location d’eccezione della Biblioteca Classense. Artefice del progetto – volto a indagare le relazioni tra l’universo della Commedia e la filosofia orientale attraverso azioni teatrali e di danza – la compagnia bolognese Instabili Vaganti.

Strutturato in sette episodi, promosso dall’Istituto italiano di cultura di Jakarta, ne sono artefici la regista Anna Dora Dorno e il performer Nicola Pianzola, che realizzano una collaborazione a distanza con gli artisti indonesiani Made Suteja, performer di danza tradizionale balinese, Kadek Budi Setiawan, performer e costruttore di teatro delle ombre, e Elly Eviana, danzatrice. Anche le musiche originali sono il risultato di una collaborazione a distanza tra il musicista e compositore Riccardo Nanni e la musicista indiana Rosemainy Buang.

Il progetto VideoDante vedrà inoltre successivi sviluppi e collaborazioni anche con altri artisti e Paesi del modo tra cui Cina e Indonesia.

«Il mondo orientale – dicono Dorno e Pianzola – ci ha sempre affascinato per la sua capacità di interpretare storie millenarie attraverso le arti performative. Così abbiamo deciso di continuare questo percorso con alcuni artisti indonesiani specializzati in danze balinesi e teatro delle ombre. Gli artisti balinesi non conoscevano l’opera dantesca ma quando hanno potuto leggerla nella loro lingua, grazie all’Istituto di cultura di Jakarta che ci ha fornito i testi, per loro è stata una piacevole scoperta. Hanno ritrovato nella narrazione dantesca alcuni archetipi propri di molte opere della loro tradizione, e hanno potuto reinterpretare alcuni passaggi utilizzando i personaggi in maschera del teatro balinese e del teatro delle ombre».

Avete definito l’incontro una «via di fuga tra mondi diversi».

«Dall’altra parte del mondo cercavamo elementi per la narrazione in video che ci consentisse di partire dalla realtà, dalla contemporaneità. Gli ambienti della Classense ci hanno consentito di fare questo, di trovare una chiave narrativa in grado di partire dal presente ma che fornisse le suggestioni per tornare indietro nel tempo, attraverso l’arte, la memoria e il sogno, tutti elementi presenti nella Divina Commedia. La tradizione indonesiana è ricca di opere che vengono interpretate a livello performativo sia nelle danze che nel teatro delle ombre. Quando abbiamo chiesto a Made Cat, danzatore balinese che collabora con noi al progetto, di inviarci alcuni esempi del loro lavoro in video, siamo rimasti colpiti dal fatto che già avessero realizzato un’opera ispirata alla Commedia. In realtà abbiamo poi scoperto che si trattava di una parte del Mahabarata, un testo classico indiano che già era stato di ispirazione per la danzatrice indiana coinvolta nel nostro precedente VideoDante#India».

Questo viaggio dantesco si è rivelato per voi «molto simile al viaggio che ognuno di noi ha dovuto compiere in questi mesi per raggiungere luoghi lontani, attraverso l’immaginazione».

«Come compagnia abbiamo fatto della mobilità una delle nostre caratteristiche e del viaggio uno strumento fondamentale di indagine e conoscenza. A causa della pandemia e dei ripetuti lockdown abbiamo dovuto cambiare completamente il nostro modo di lavorare, abbiamo sperimentato le collaborazioni a distanza e abbiamo capito che l’unico modo per continuare a viaggiare era attraverso la nostra arte, la ricerca e quindi la creatività e la fantasia. Rileggendo le pagine della Divina Commedia ci siamo accorti di come il viaggio dantesco diventasse quindi una metafora non tanto di uno spostamento fisico ma soprattutto di libertà mentale. Anche Dante attraverso l’immaginazione, la ricerca e la sua arte, ha potuto oltrepassare ogni tipo di confine superando la sua condizione di esule e arrivando in ogni luogo attraverso la sua poesia».

www.instabilivaganti.com

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