Web app per prenotare il ristorante e tenere tracciati i clienti

RICCIONE Non c’è bisogno di sistema Ios e Android, di scaricare applicazioni o avere a disposizione tecnologie “spinte”, sono sufficienti una linea Internet e a scelta un sms, un messaggio whatsapp, Telegram o un click su Facebook per prenotarsi un bel posto al ristorante ottenendo anche un bello sconto preimpostato dal titolare che organizza il suo lavoro su più turni. Consentendo allo stesso di conservare in memoria i dati degli avventori per due settimane come richiesto dall’ultimo Dpcm, il cosiddetto Decreto Rilancio, in pieno rispetto della privacy.
In un mondo che cambia già di suo giorno dopo giorno e che dopo il Coronavirus non sarà più lo stesso, Umberto Angelini - 48enne riccionese laureato in matematica e da sempre programmatore e sviluppatore - si è messo al servizio della ristorazione dando vita a tabletake.it. Una app? No, una Web-app, con tutti i vantaggi che il titolare della Dev&Com Srl illustra nel dettaglio.
Partiamo da principio: come nasce tabletake.it?
«In realtà quasi per gioco, per tenermi un po’ occupato durante la quarantena. Avevo infatti un business legato ai locali pubblici, un software su una forma innovativa di Karaoke su cui lavoravo da un anno e mezzo e che avevo iniziato a commercializzare a gennaio con un buon successo, ma è arrivato il lockdown e si è fermato tutto. Da buon romagnolo che non riesce a stare fermo mi sono quindi messo a pensare ad altro: lavorando molto come detto con i locali sono partito dalla considerazione che tutti si riempiono praticamente alla stessa ora e che con le restrizioni legate al Covid-19 dovranno invece ora organizzarsi per fornire più turni se vorranno recuperare i coperti che vengono a mancare. Un po’ come accade in gran parte del mondo da sempre, mentre da noi anche se qualcuno stava già aperto molte ore si ha la tendenza a raggrupparsi nello stesso momento. Mi sono quindi messo a pensare a uno strumento che non facesse impazzire i ristoratori e ho inventato una web app, che a differenza della app tradizionale non deve essere istallata e necessita di un semplice browser aggiornato per la navigazione Internet».
Come funziona?
«Il ristoratore decide quali sono i turni di lavoro e se vuole applicare scontistiche in alcuni orari, definendo i tavoli a disposizione e la loro capacità. Sulla pagina viene creato un indirizzo web dedicato al cliente che il locale può trasmettere in diverse forme (attraverso il sito, Fb, whatsapp, Telegram…), il cliente decide il giorno e indica il numero di persone che intendono cenare e in automatico si vede indicare l’orario disponibile e il relativo sconto: il sistema è impostato per ricevere prenotazioni fino a mezz’ora prima dell’inizio del turno e un tabellone ad hoc che si aggiorna in tempo reale avvisa il titolare. A quel punto, per la conferma sono sufficienti un sms o un messaggio Whattsapp o Telegram con il relativo codice prenotazione che lascia in memoria il numero di telefono. Visto che l’ultimo Dpcm consiglia di lavorare preferibilmente su prenotazione e obbliga i ristoratori a tenere l’elenco degli avventori per 14 giorni così da avere tutti i tracciamenti in caso di contagio, ho aggiornato tabletake.it facendo sì che l’elenco dei prenotati resti in memoria due settimane e non si cancelli automaticamente dopo ogni servizio come avevo previsto inizialmente. E per far sì che la lista comprenda tutti gli avventori, in caso di prenotazioni telefoniche o in loco sarà il titolare a inserire manualmente nel sistema i dati così che vengano conservati anche questi. Tutto nel pieno rispetto della privacy, visto che sulla piattaforma appaiono solo i codici clienti che non rendono le persone identificabili. In questa maniera si riesce a ovviare all’esigenza sopravvenuta con il Decreto Rilancio e questa opzione ho deciso di offrirla ai locali a titolo gratuito».
Quanto costa invece il servizio tabletake.it? E ha in cantiere ulteriori sviluppi?
«La spesa del ristoratore è di 9.90 euro al mese. Ho scelto una politica light anche per una questione etica, per non voler approfittare di una situazione di emergenza come mi sembra si faccia con alcuni menù digitali in vendita a cifre piuttosto onerose. Anche per questo, la conservazione dei dati non me la faccio pagare. Il prossimo step potrebbe essere fra l’altro aggiungervi proprio menù digitali low cost. Ma i ragionamenti sono diversi, anche perché ci sono già negozianti che mi chiedono di adattare la web-app alla loro attività. Mai dire mai, visto che il sistema non ha un server suo ma si appoggia sulle tecnologie Amazon che scalano con le richieste e non ci sono quindi problemi di gestione anche di un numero molto elevato di utenti».
A contagi zero e ritorno alla normalità, tabletake.it finirà nel cassetto e tornerà al nuovo Karaoke?
«Penso che ci sarà spazio per tutto. Il mondo verrà cambiato dal Coronavirus e il nuovo approccio moderno farà strada e durerà nel tempo: mi immagino la famiglia che mangia prima, già alle 19, godendo di uno sconto, il fighetto che si terrà strette le sue 21.30 e il giovane che ha meno soldi che si prenderà invece lo sconto pizza delle 23».

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