Volley Superlega, Mengozzi: "Consar, ti voglio più concreta"

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Al Pala De André contro Verona la Consar non è riuscita a dare continuità alla bella prova di sabato contro Civitanova, quando è riuscita a obbligare al tie-break una delle corazzate della Superlega, in piena lotta per il primato con Perugia. Gli applausi, così, sono stati sostituiti dai mugugni, tutti ovviamente virtuali in quanto si continua a giocare a porte chiuse, e di conseguenza non può che riaffiorare in mente che il ricordo dell’ultimo, e unico, successo stagionale in campionato, è ormai lontano di due mesi, quando i ravennati hanno battuto Cisterna.

Il dispiacere per la sconfitta contro i veneti, al termine di una sfida equilibrata solo nel terzo set, è tutta nelle parole del capitano Stefano Mengozzi. «Di sicuro eravamo chiamati a fare qualcosa di più – inizia il centrale – in quanto la prestazione non è stata quella che ci aspettavamo. E dire che all’inizio della gara siamo partiti bene, lottando punto a punto con gli avversari, ma alla prima difficoltà ci siamo persi, a iniziare dalla ricezione e di conseguenza il cambio palla, mentre la gestione del muro-difesa non è stata la solita a cui siamo abituati».

Un alibi per giustificare il netto 3-0 incassato può essere rappresentato dalla indisponibilità di Recine, fermato dalla Legavolley alla vigilia della delicata partita. «Checco per noi è un punto di riferimento importante, ma non è stata tanto la sua assenza a condizionarci, ma il fatto che la sua positività al tampone non ci ha permesso di effettuare l’allenamento di martedì. In più fino alle 11 della sera non sapevamo se si sarebbe giocato o no contro Verona. Queste sono tutte cose che possono influire sulla mente di noi giocatori, anche solo in maniera inconscia. Ci è mancata la necessaria serenità».

Adesso non c’è tempo per voltarsi indietro, in quanto la squadra di Bonitta ha di fronte a sé ben tre trasferte nel giro di otto giorni, a partire di quella di sabato a Modena. «Si tratta di un match da affrontare con il coltello tra i denti, come è capitato contro Civitanova. Dobbiamo cercare di fare del nostro meglio per riprendere a compiere dei passi in avanti in classifica, così come è successo spesso. Bisogna riacquistare una certa tranquillità per tornare sui nostri livelli».

A proposito della graduatoria, la Consar si trova sempre al penultimo posto, a quota 7 punti, a +2 da Cisterna, con il vantaggio di dover disputare due gare in più rispetto ai laziali. «Per quello che finora abbiamo mostrato in campo qualche punto in più lo avremmo meritato, ma rispetto a noi altre formazioni sono state di sicuro più furbe. Noi speriamo di diventare più concreti in futuro, continuando a vivere alla giornata anche se, tra covid e tamponi – termina Mengozzi – iniziamo a non capirci più nulla».

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