Volley Superlega, la Consar pensa a David Wieczorek come rinforzo

La Consar Rcm ha già un piede in A2 ma cerca rinforzi ed ha individuato in questo senso la banda americana David Wieczorek, di scena nel campionato turco (come Queiroz) con il Sorgun. Vista la classifica, però, non è detto che il Cda di stasera darà il via libera. Del resto, la cruda realtà è che non si può chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati: anche perché i buoi, nella stalla, non ci sono mai stati.

Scelta suicida

Non superare mai quota 16 sul campo di Cisterna, la squadra più alla portata in tutta la Superlega, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso di una critica però evidentemente poco attenta alle vicissitudini della società e conseguentemente della squadra. Perché era già tutto previsto. La verità è che partire con il mercato in ritardo rispetto a tutti gli altri ha fatto sì che a Ravenna si siano fatte le nozze non con i classici fichi secchi, anche peggio. Si è rastrellato quel poco che era rimasto all’estero, completando il roster con italiani da media A2.

Dove sta l’errore, quindi? Sta alla fonte, alla decisione di intestardirsi con la Superlega, forse sperando in un improvviso blocco delle retrocessioni o in un intervento degli dei del volley. Decisione che in buona parte ha riguardato un’Amministrazione Comunale che, come sempre, si è operata per trovare aiuti
(Rcm), ma non ha capito che in quella situazione tecnica andava fatto un passo indietro, perché si poteva iniziare a pianificare il futuro giocando intanto una A2 non da promozione ma comunque all’insegna di quella dignità che in Superlega non era e non è possibile avere.

Pensare avanti

Adesso la Consar Rcm dista 7 punti dalla salvezza alla fine del suo girone di andata, e la salvezza è un’utopia come lo era del resto già a settembre perché ci sono seri dubbi sul fatto che questa squadra, così com’è, riesca a fare 7 punti in tutto il girone di ritorno mentre due avversarie dovrebbero restare inchiodate a quota 0.

Bisogna pensare già al futuro (non è detto con Marco Bonitta, al momento non contattato), cosa che a Ravenna si è fatto in modo sbagliato mettendo in cantiere il nuovo Palasport. Dai costi decisamente inferiori al De Andrè, d’accordo, ma nel quale in questo momento andrebbero a giocare, tutte in A2, una Consar che fatica a superare i 1000 spettatori ed avrà una tifoseria con il morale sotto le scarpe, un’OraSì che pur essendo prima arriva al massimo a 1500 e che con il previsto disimpegno di Roberto Vianello non può pensare di fare la A1, a meno di miracoli imprevisti, ed una Teodora che non riempie il Pala Costa.

Cui prodest, si chiedeva qualcuno diversi anni fa, a Roma?

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