Il 28 agosto l’Italia del volley maschile, campione in carica e con la medaglia iridata dello scorso anno al collo, debutterà a Bologna contro il Belgio negli Europei di casa ma il pensiero di atleti e staff azzurro è già rivolto ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 per riempire quel tassello che manca nel mosaico glorioso della storia del volley italiano.
Uno dei nodi da sciogliere in vista di Parigi 2024 è quello del secondo opposto. Yuri Romanò ha dimostrato continuità di rendimento e grande qualità nel ruolo ma anche lui nella Vnl 2023 che l’Italia ha chiuso al quarto posto perdendo in semifinale con gli Usa, ha avuto qualche black out e la necessità di avere un opposto di ruolo come alternativa è stringente. Fabrizio Gironi, che ha disputato tutta la Nations League in azzurro, al momento non garantisce le percentuali di efficacia sufficienti a dormire sonni tranquilli ed è normale che De Giorgi si guardi intorno. La situazione è piuttosto interessante in prospettiva per diversi motivi e l’impressione è che l’opposto di riserva in prospettiva olimpica possa avere qualcosa a che fare con Ravenna o per il passato, come ad esempio Lavia, Cortesia, Russo, Recine, tanto per fare qualche nome.
Quest’anno il Ct azzurro non ha potuto contare su due nomi altamente spendibili in chiave Nazionale, Giulio Pinali, campione del mondo lo scorso anno, che ha subìto un serio infortunio a Siena (dove è arrivato dopo due stagioni a Ravenna) ed è in fase di rientro e Tommaso Stefani (anche lui per due anni a Ravenna in passato), titolare di Taranto, protagonista di un ottimo campionato ma anch’esso alle prese con problemi fisici a fine stagione. I due potranno tornare utili in vista del prossimo anno ma gli occhi di De Giorgi sono puntati sul terzo (o quarto, visto che Gironi è comunque un fattore importante) incomodo, Alessandro Bovolenta, già chiamato in azzurro nel collegiale che si è tenuto in Val di Fiemme in vista dell’Europeo 2023. Il figlio d’arte è reduce da una grande stagione a Ravenna, è campione d’Europa Under 20 e vice campione del mondo Under 21 con la maglia della Nazionale giovanile e il prossimo anno giocherà ancora titolare nella squadra allenata da Marco Bonitta in serie A2, proprio come Yuri Romanò quando fu chiamato da De Giorgi in vista degli Europei 2021.
Bovolenta ha numeri e capacità, fisico e carattere giusti per sfondare, è giovane, con tutto quello che ne consegue nel bene e nel male, ma non è certo De Giorgi il tecnico che si fa intimorire da questa situazione. Se è l’uomo giusto per l’Italia, l’alternativa ideale per Romanò, lo deciderà il campo: al momento le premesse ci sono tutte perché possa diventare un ottimo giocatore e spiccare il volo. Le Olimpiadi di Parigi sono fra meno di un anno ma Bovolenta è abituato a correre velocemente e a bruciare le tappe.