Il grande giorno è arrivato e come nei più bei sogni per Alessandro Bovolenta, oltre all’esordio con la nazionale, ha firmato anche il punto della vittoria del 3-0 con cui l’Italia ha superato il Belgio davanti ai 9.000 spettatori dell’Unipol Arena di Bologna. Sul 23-14 del terzo set Fefè De Giorgi chiama dalla panchina il giovanissimo opposto della Consar e gli regala l’ovazione dell’impianto bolognese. Simone Giannelli poi gli alza due palloni consecutivi, il secondo dei quali, aiutato da un’invasione del muro avversario, lo mette a segno tra il tripudio della Unipol Arena. «L’esordio è stato una sorpresa – esordisce l’opposto della Consar e della nazionale – sul 19-14 De Giorgi mi ha detto di prepararmi, poi mi sono tolto la tuta e mi sono tenuto pronto. E’ un momento che ho sognato tante volte. Dall’Europeo di due anni fa mi sono dato l’obiettivo di entrare in questa squadra. Questo esordio è l’inizio di un percorso, è il proseguimento di un ciclo che è cominciato tanto tempo fa e sta continuando, spero sia una tappa lunga e spero di restarci in questa nazionale, cercando di dimostrare ogni giorno chi è Alessandro».
Ma Bovolenta come aveva pensato il suo fine estate? Il diciannovenne ravennate sorride: «Non avevo programmato niente e avevo sperato nella convocazione, ma era tutto in dubbio, ci ho sperato fino all’ultimo e sono felicissimo di essere in questo gruppo».
L’opposto ravennate è di gran lunga il più giovane della nazionale di De Giorgi ed uno dei più giovani dell’intera manifestazione: «Me lo hanno detto in tanti che sono giovanissimo – prosegue Bovo – ma cerco di divertirmi, credo che la convocazione sia stata meritata per quello che ho fatto e l’età penso sia da mettere in secondo piano, perché tutta la nostra nazionale è molto giovane».
Dopo tanti anni ha riportato il nome Bovolenta nella nazionale maggiore: «E’ un orgoglio grandissimo, è un passato che torna nel presente, soprattutto per quelli che hanno visto giocare mio padre; spero di far restare in alto il nome Bovolenta per tanti altri anni».
La dedica di Alessandro va alle persone per lui più importanti: «Dedico la vittoria a mia mamma, il mio punto fermo, il mio punto di forza: la amo da morire e mi sta aiutando ogni giorno».
E’ stato un anno sportivo straordinario per la famiglia Bovolenta: «Sì, anche Arianna ha vinto l’europeo giovanile, nella nostra famiglia stiamo davvero bene e cerchiamo di dare il massimo in tutto quello che facciamo».
Il prossimo anno ci sono le Olimpiadi a Parigi: «Di questo – sorride Bovo – non dico nulla per scaramanzia». L’ultimo pensiero va ai suoi compagni della Consar che si sono radunati ieri: «Mando un saluto a tutti i miei compagni: aspettatemi arriverò per l’inizio del campionato».
A fare il tifo sugli spalti c’era la famiglia al gran completo, ognuno con la maglia azzurra con la scritta Bovolenta. «Questo esordio è stato tanta roba – sorride la mamma di Alessandro, Federica Lisi – davvero bellissimo, felicità allo stato puro e tanta soddisfazione, ora si tifa Italia fino alla fine».
La nazionale adesso si trasferirà a Perugia dove affronterà domani l’Estonia e venerdì la Serbia, poi ad Ancona dove chiuderà il girone giocando il 4 settembre contro la Svizzera e il 6 contro la Germania.