Volley A2, Monopoli a 47 anni è il faro della Consar: "Alla mia età faccio vita monacale"

Dopo la pausa dello scorso week-end riservata alla finale della Coppa Italia di A2 vinta dalla Tonno Callipo Vibo Valentia (3-0 al Castellana Grotte), domenica la Consar Rcm riprenderà il campionato, affrontando la difficile trasferta di Brescia. Due settimane di stop che hanno consentito a Goi e compagni di mettere a punto in palestra la strategia giusta per affrontare il rush finale di questo equilibrato campionato. «In questo periodo di sosta abbiamo naturalmente aumentato i carichi di lavoro - esordisce l’esperto Natale Monopoli, 47enne vice regista della Consar Rcm - lavorando tranquilli, senza la pressione della partita. Ora ci attende una fase finale con una ripresa impegnativa a Brescia. La filosofia giusta per centrare i risultati è affrontare una partita alla volta, un set alla volta, senza guardare davanti, ma nemmeno dietro».
Ravenna dopo la secca sconfitta interna contro Cuneo, si è ritrovata a quota 24, a -4 dalla zona play-off e +5 sulla zona retrocessione, ma con otto partite da giocare e una classifica ancora molto corta, tutto è possibile. Bisognerà però evitare quei momenti di black-out che hanno caratterizzato la prima parte della stagione. «Questa è una squadra molto giovane - prosegue Monopoli - queste cose possono capitare e la crescita passa anche da certi momenti e dalla loro gestione. Nelle prossime partite occorrerà mantenere un livello di gioco alto, cercando di evitare quei momenti di vuoto che ci sono costati set e punti importanti. Speriamo nelle prossime partite di limitare questi episodi o comunque di uscire prima da questi momenti di black-out, per cercare di portare a casa punti importanti per la classifica. Questo ce lo meritiamo, perché stiamo lavorando tanto e bene».
Monopoli è arrivato a Ravenna poco più di due mesi fa, in sostituzione di Manuel Coscione. Come giudica questo periodo? «L’esperienza con i giovani l’avevo già fatta a Porto Potenza Picena, qui a Ravenna ci sono ragazzi di altissima qualità. Lavorare con loro ti mantiene stimolato e non può che fare bene a un giocatore come me. Purtroppo vivo poco la città, sono quasi monacale, tra palestra e riposo a casa, perché per un giocatore come me è tanto importante il lavoro in palestra, quanto il tempo di riposo e recupero - conclude Natale -. Mi trovo molto bene sia con i ragazzi che con lo staff tecnico, quindi è un’esperienza più che positiva».

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