Volley A2 donne: Omag, Ortolani: "Che emozione tornare a Ravenna"

Arrabbiata per la sconfitta e delusa per la sua prestazione. Ma soddisfatta del primo set e della pallavolo che l’Omag-Mt ha dimostrato di saper giocare. Anche se solo a tratti. A 48 ore dal ko con Busto Arsizio, Serena Ortolani riguarda il film della partita.

Arrabbiata per come è andata?

«Più che arrabbiata mi rode proprio. Perché abbiamo avuto una grande possibilità. Con un po’ più di calma e di serenità avremmo vinto. E questo non me lo leva dalla testa nessuno. Soprattutto dopo aver visto come abbiamo giocato nel primo set dove si è vista una super Omag che ha messo in mostra una pallavolo piacevole».

Poi cosa è successo?

«Siamo una squadra giovane e quando le cose non vanno come si vuole, il rischio è quello di deprimersi e perdere la fiducia, cioè quello che è accaduto. Se si sbaglia, pazienza, bisogna subito resettare tutto e ripartire perché il punto perso è perso mentre c’è da guadagnare quello dopo. Fortunatamente questa è una lacuna che si può colmare giorno dopo giorno e quindi sono certa che molto presto diventeremo una spina nel fianco per tutte le squadre. E lo dico perché in queste settimane ho imparato a conoscere le miei compagne: sono tutte ragazze fantastiche, con ampi margini di miglioramento e vederle crescere sarà uno spettacolo. Tornando alla partita, è giusto riconoscere anche il valore delle avversarie che dopo il primo set hanno alzato l’asticella riducendo al massimo gli errori e sfruttando i nostri».

Per una abituata a giocare nel gotha della pallavolo internazionale, com’è esordire in A2 a 34 anni?

«Fighissimo. Mi sono divertita. Ho ancora la stessa voglia che avevo quando ho iniziato a giocare. Del resto la passione è la passione. Se ami fare qualcosa, non ti importa la categoria e l’età: la fai e basta. Piuttosto sono arrabbiata per altro».

Che sarebbe?

«Mi hanno chiamata a San Giovanni per fare la differenza, invece domenica mi sono presa 800 murate. Mi dispiace per le mie compagne, ma avrò tempo e modo di rifarmi».

Magari a partire da domenica prossima?

«Gioco per la prima volta nella mia città natale, a Ravenna. E quindi sarei bugiarda se dicessi che un pizzico di emozione non c’è. Tutto è partito da lì, del resto. Detto questo, devo pensare alla mia squadra. Vogliamo vendicare subito la sconfitta con Busto, ben sapendo che ci troveremo di fronte un avversario che ha incassato un ko pesante. Sarà una battaglia, ma la Omag deve credere in se stessa, nella nostra forza, nel nostro modo di giocare. E se sbagliamo, si azzera tutto e si riparte».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui