Volley A2 donne, Omag: colpaccio Perovic

L’hanno seguita, corteggiata, fatta sentire importante e parte fondamentale di un programma molto ambizioso che ha come obiettivo principale, quello di portare la Omag-Mt in serie A1 nel giro di uno, massimo due anni. E così, alla fine, Nikoleta Perovic ha detto sì. Sarà lei il nuovo opposto per la prossima stagione. Nata il primo novembre del 1994 in Montenegro, ha iniziato la carriera nel 2007 indossando la maglia dello Zok Luka Bar, la squadra della sua città natale. Due anni appena e arriva la prima chiamata in nazionale. Nel 2014 si trasferisce allo Stod Volley, club ceco. Nella stagione 2015-16 inizia il campionato in Romania, prima nel Csu Târgu Mureșper terminare la stagione nella squadra rivale dello Stiinta Bacau. Nel 2017, con l’Allianz Mtv di Stoccarda, si classifica seconda nel campionato tedesco vincendo la coppa di Germania. Il 2018 è l’anno del Békéscsabai in Ungheria. Nel 2019-‘20 inizia la stagione in Cina, nello Yunnan Dianchi e la termina in Indonesia nello Bandung Tandamata. L’anno successivo la chiama l’Aek di Atene mentre l’ultima maglia indossata è di nuovo quella del Bandung. Ora si appresta a vivere l’esperienza a San Giovanni in Marignano. «Sono felicissima di questa nuova avventura e non vedo l’ora di iniziare - dice l’opposto - amo l’Italia, la sua gente, il suo cibo. Ha tante cose in comune con il mio Montenegro. E poi lì si gioca una pallavolo di alto livello e quindi sono certa che è il posto giusto per crescere e migliorarmi». Attaccante purosangue, la Perovic ha un braccio illegale. «Sono un opposto e quindi la forza deve essere una mia prerogativa. Di me dicono che sia una trascinatrice, una persona positiva, una combattente, con molti colpi da mostrare, e di questo ne sono felice». Tra pochi giorni, il nuovo opposto della Omag-Mt partirà con la sua nazionale. «Ci giocheremo le qualificazioni al prossimo campionato Europeo. Diciamo che dovrei essere a San Giovanni intorno a metà settembre». Con l’arrivo di Perovic lo scacchiere di Enrico Barbolini è fatto, manca solo una schiacciatrice che, molto probabilmente, sarà anch’essa straniera.

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