Volley A2 donne, il presidente Manconi: "Omag, che delusione"

Sono trascorsi tre giorni dall’eliminazione della sua Omag-Mt dai play-off promozione. Settantadue ore dove Stefano Manconi ha avuto modo di analizzare la sconfitta subita con Martignacco e stilare un primo bilancio di questa stagione che non è ancora terminata visto che sabato 16 aprile ci sarà la finalissima di coppa Italia con Brescia.

Presidente, c’è più rabbia o delusione per questa uscita di scena?

«Direi entrambe visto che una è la conseguenza dell’altra. La delusione c’è ed è inutile nasconderla e nasce dalla rabbia dettata dalla consapevolezza che potevamo fare molto di più. Onore al merito a Martignacco, ma in garadue e in garatre gli abbiamo spianato la strada con scelte sbagliate in attacco, tanti errori, anche banali, non spingendo più in battuta che in garauno, invece, era stata la nostra arma vincente. Siamo stati timidi, quasi impauriti, invece erano due gare da affrontare a tutto braccio. Se guardiamo i parziali, poi, la rabbia sale ancora di più perché sarebbe bastato poco per qualificarci ai quarti».

Crede che con Coulibaly e Consoli in campo le cose sarebbero andate diversamente?

«Non c’è nessuna riprova, ma considerando che stiamo parlando di due titolari del nostro sestetto, avremmo avuto certamente più soluzioni. Ma attenzione, gli infortuni non devono essere un alibi, gli alibi, come dico sempre, vengono trovati dai perdenti. Anche perché quella scesa in campo contro Martignacco era una squadra completa in tutti i ruoli che come minimo equivaleva quella friulana».

Al di là dell’eliminazione, per la Omag-Mt rimane una stagione ottima, caratterizzata certamente da un prima e un dopo Serena Ortolani. È d’accordo?

«Sul fatto che sia stata una stagione ottima, direi di sì. Nel senso che nella prima parte abbiamo giocato una grande pallavolo che ci ha portato addirittura in testa alla classifica. Poi, quando Serena ha deciso di fermarsi, decisione di cui eravamo a conoscenza da tempo, è innegabile che la squadra abbia avuto un contraccolpo, soprattutto perché si sono dovuti cercare nuovi equilibri. Il problema è che non abbiamo trovato un opposto che potesse sostituire Ortolani: molte giocatrici hanno preferito fare panchina in A1 piuttosto che giocarsi la promozione con noi. Poi, alla fine, siamo arrivati a Romana Kriskova, e anche qui si è ripartiti quasi da capo. Senza dimenticarci di Consoli e della sua assenza che ci ha privato sin dall’inizio di febbraio di un’atleta fondamentale nei nostri equilibri di squadra, in particolare per le sue grandi qualità a muro. Mi sarebbe piaciuto molto avere la squadra al completo, sono certo che ci saremmo tolti delle belle soddisfazioni».

Adesso che succede?

“Adesso ci concentriamo sulla coppa Italia, non sarà facile perché le atlete a disposizione sono poche, ma ci proveremo perché le giocatrici che scenderanno in campo sono tra le migliori della categoria e sono perfettamente consapevoli che una finale di Coppa è una grande vetrina a prescindere da quello che sarà il risultato finale».

Ortolani? «Al momento non ci sono novità. E comunque poi penseremo subito alla prossima stagione. Se entro la fine di aprile avremo il budget necessario, potremmo iniziare a costruire una squadra importante».

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