Volley A2 donne, Delorenzi: "La Teodora? Non escludo passi indietro"

È in gran parte positivo il bilancio di fine stagione di Paolo Delorenzi, presidente dell’Olimpia Teodora, capace di chiudere il campionato nelle semifinali play-off. Ci sono però anche tanti punti interrogativi sul futuro, con la possibilità anche di un passo indietro, che riceveranno risposte comunque entro la metà di giugno.

Soddisfatto della stagione?

«Sì, molto, anche se il percorso è stato a fasi alterne. Siamo partiti bene nonostante il grave infortunio di Grigolo, che ci ha tolto una delle attaccanti su cui avevamo puntato di più, poi c’è stato un periodo di grande difficoltà, finendo nella Pool Salvezza. In quella fase ci siamo riscattati, vincendola, e nei play-off ci siamo tolti anche la gioia di eliminare un avversario come Mondovì, che da tre anni viene costruito per salire in A1».

Qualche rammarico per la semifinale persa con Pinerolo?

«Avremmo potuto fare qualcosa di più nella gara di andata, quando non siamo riusciti a sfruttare tante occasioni per passare sul 2-0. Nel ritorno abbiamo lottato fino all’ultimo pallone, dimostrando una grande grinta e voglia di non mollare mai. Peccato, perché sarebbe stato bello qualificarsi in finale».

Come giudica questa annata condizionata dalla pandemia?

«Ci è mancato tanto il pubblico, che a una squadra giovane come la nostra avrebbe dato una spinta in più. Faccio i complimenti alle ragazze per come si sono comportate tutto l’anno, con grande correttezza e professionalità. Non è solo fortuna se non si è verificato nessun caso di positività nel gruppo, è anche merito dello staff».

A proposito dello staff, ci sarà ancora Bendandi alla guida?

«Speriamo, noi vogliamo che resti, ma sappiamo anche che è seguito da altre realtà. Simone vuole ovviamente delle garanzie che noi speriamo di garantirgli. C’è voglia sia da parte sua, sia nostra, di vincere qualcosa assieme a Ravenna. Ma dobbiamo fare i conti sulla realtà, definendo un budget giusto per la prossima stagione».

C’è un discorso aperto col Porto Robur Costa per unire le forze?

«In queste settimane ho incontrato i suoi dirigenti, che sono stati molto disponibili e realisti. Stiamo lavorando a ritmo serrato per vedere di trovare le sinergie giuste per creare un’economia di scala, prima di tutto a livello amministrativo. L’obiettivo potrebbe essere quello di creare un consorzio, ma in questo periodo non è facile trovare risorse. Se ci riusciamo, si potrebbe anche cercare di coinvolgere Bottaro. In caso contrario andremo avanti con le nostre forze, ma non escludo passi indietro».

Quindi c’è la possibilità di non rivedere la Conad in A2 nella prossima stagione?

«Non escludo nulla. Se non si raggiunge un budget sufficiente, è meglio ripartire da più in basso in attesa di soluzioni migliori, per il bene del volley ravennate».

A proposito di Bottaro, come verrà colmato il vuoto lasciato?

«In questi mesi ci sono stati molto vicini persone come Henriette Weersing e Simona Rinieri. La loro esperienza potrebbe rilevarsi molto utile e sarebbe bello coinvolgerle nel nostro progetto».

Con Piva e Morello in partenza, se tutto va bene, chi vedremo in campo a Ravenna a settembre?

«Detto che sono contento per le due ragazze, con la speranza che in serie A1 possano trovare abbastanza spazio, si potrebbe ripartire da Torcolacci e Rocchi, ma anche da Guasti, Assirelli e Guidi. E poi ci sono le giovani del vivaio. Ogni discorso è aperto. Inutile sognare, se poi non ci sono le basi per poter raggiungere certi obiettivi».

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