Volley A2 donne, Alice Turco: "Che freddo ad Altino, ma la Omag è davvero forte"

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Otto partite, sette vittorie, una sola sconfitta. Quella all’esordio con Busto (1-3). Poi, solo sorrisi. Sei, con un rotondo 3-0. Uno, con un 3-1, ma nel derby di Ravenna. Quindi gustosissimo lo stesso. Ventidue i set vinti, quattro quelli persi. Per 637 punti portati a casa e 483 lasciati per strada. Sono solo alcuni dei numeri del “pendolino” Omag-Mt che sta viaggiando a una velocità supersonica. Merito anche delle mani d’oro della sua giovanissima palleggiatrice, Alice Turco al suo primo campionato da titolare in A2. Nata a Udine il 4 febbraio 2000, Alice crea e le compagne “mettono a terra”. E quando può, dà una mano anche lei direttamente su battuta: sei gli ace portati a casa da Altino, in una partita più complicata del previsto. «Faceva un freddo terribile perché le porte del palazzetto erano tutte aperte. Nel primo set, soprattutto, abbiamo faticato un po’ a prendere le misure con la situazione. Poi abbiamo giocato la nostra solita pallavolo».
A tre giornate dal giro di boa, sono cinque i punti di vantaggio delle biancoblù sulla coppia Brescia-Macerata che si scontrerà proprio quando Turco e compagne riposeranno. Prima, però, ci sarà Olbia e poi Marsala. «Se all’inizio della stagione mi avessero detto che dopo otto partite saremmo state prime, con un vantaggio così cospicuo, non ci avrei creduto. La nostra forza, probabilmente, sta nel fatto che ogni domenica scendiamo in campo sempre con la stessa mentalità, indipendentemente da chi c’è dall’altra parte. Siamo concentrate su noi stesse, cercando di fare al meglio quello che l’allenatore ci chiede. Essere lassù in alto fa piacere, ma sinceramente non ci pensiamo più di tanto».
Come per le sue compagne, anche per Alice, il segreto è tutto nel gruppo e nell’ambiente che le accoglie e le supporta. «Durante il mercato estivo ho sperato con tutta me stessa che tra le squadre interessate a me ci fosse anche San Giovanni. Perché quando giocavo con il Club Italia ho capito che qui si respira un’aria diversa. Ecco perché ci ho impiegato zero secondi a dire di sì. Qui una giocatrice deve solo pensare a fare del suo meglio, perché per tutto il resto c’è la società. Per non parlare dei tifosi, sono eccezionali, ti danno una carica enorme. Anche ad Altino erano tantissimi. Davvero un’isola felice. In più ho trovato delle compagne eccezionali. Fin dal primo momento si è creato qualcosa di magico. Insieme stiamo benissimo, grazie anche a Serena (Ortolani, ndr). Lei è la capobanda, organizza sempre cene a tema. L’altra sera ci ha fatto vestire tutte da Grease. In campo, invece, è un fenomeno».

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