Voce e visibilità alla creatività del Made in Italy

L’imprenditrice cattolichina Claudia Gatti ha avuto l’intuizione, durante il primo lockdown, di dare voce a talenti e piccole realtà produttive Made in Italy e offrire loro una maggiore visibilità internazionale, investendo in un progetto a sostegno della bellezza dello stile di vita all’italiana. Nasce così Myclah, un sito in cui, oltre all’e-shop, è inserita una sezione dedicata alle start up artigiane e ai creativi che possono raccontarsi. Una redazione interna scrive di viaggi, moda, life style, food e bellezza #allitaliana. Partito a settembre 2020 il progetto sta già guardando all’estero con collaborazioni avviate in Spagna, Ucraina e Russia.

Gatti, com’è nata l’idea?

«Myclah è frutto del primo lockdown 2020. Dopo quasi 30 anni di consulenza nella moda mi sono ritrovata all’improvviso con un lavoro praticamente impossibile da svolgere – racconta l’imprenditrice –. Le mie consulenze trattano normalmente di sviluppo commerciale estero. A marzo 2020 avevo appena avviato una serie di collaborazioni con piccoli designer e giovani talenti della moda per il lancio dei loro brand. Inoltre avevo riconfermato il contratto con un importante gruppo giapponese per lo sviluppo commerciale in Europa di alcuni loro brand di calzature. Pian piano ho avuto sempre più disdette di appuntamenti e infine ho capito che non potevo stare ferma ad aspettare che qualche cliente straniero arrivasse, specie appunto con il lockdown. Così, chiusa forzatamente in casa come tutti, ho reagito e mi sono attivata per fare dirette Instagram con tutti i creativi che conoscevo a puro scopo di intrattenimento e a sostegno dei designer che certamente non erano in un bel momento. Al termine delle dirette le varie persone mi contattavano per sapere dove e come acquistare i prodotti. Alla fine del lockdown ho deciso quindi di investire in una piattaforma digitale dove ospito piccoli creativi e giovani talenti, artigiani o piccole aziende di moda Made in Italy».

Quali sono le parole chiave del progetto?

«Sono sostegno (per il Made in Italy e in larga parte la piccola imprenditoria femminile); all’italiana, due parole che ben rappresentano il nostro modo di vivere; qualità: ogni cosa (dall’offerta prodotti all’immagine, fino alla scelta delle collaborazioni) non può prescindere dalla qualità eccelsa che circonda noi italiani. Le belle città d’arte, le piccole località turistiche, i borghi, i prodotti della nostra tradizione enogastronomica, le nostre tradizioni. Infine una parola che ho coniato con il mio progetto: MYCLAHTTITUDE, cioè la naturale predisposizione al pensare positivo, all’azione concreta, alla voglia di far bene per generare il bello e buono».

Come nascono le collaborazioni con i brand coinvolti?

«Alcuni brand erano già di mia conoscenza, altri li ho conosciuti tramite passaparola, altri ancora mi hanno contattato dopo aver visto e letto del progetto. Sicuramente per una collaborazione con Myclah deve esserci qualità Made in Italy, creatività e attenzione ai dettagli e anche una certa cura nel prezzo che deve essere adeguato alla qualità ma poter arrivare a più utenti. Creativi e artigiani o aziende che fossero interessati a essere valutati possono contattarmi e solitamente rispondo a tutti».

In che modo viene raccontato il loro mondo?

«Ogni partner ha il proprio spazio nella sezione dedicata del sito con una videointervista, la biografia e foto. Inoltre si creano per ogni brand contenuti ad hoc curati dall’agenzia Le Panier Studio che ho fondato assieme a Corin Gentile, la mia Social Media Manager».

Come si sta evolvendo dalla nascita a oggi?

«Da settembre 2020 ad oggi ho spinto veramente sull’acceleratore e con molta soddisfazione posso dire che vanto già l’apertura verso altri mercati oltre all’Italia, come l’Ucraina, la Russia e la Spagna. Questo mi ha dato la spinta per far partire anche il business to business ed entro questo mese creerò l’accesso anche per altri retailer esteri che vorranno acquistare i prodotti che offriamo sullo shop».

Su Myclah si parla di moda e anche altri settori?

«Sin dall’inizio Myclah è stato concepito come un approdo per amanti dello stile italiano in ogni suo aspetto (For Italian Style Lovers). Ho sempre pensato a quanto gli stranieri amino immensamente l’Italia. Per questo mi avvalgo di importanti collaborazioni per la redazione della nostra parte editoriale del sito. Ho delle bravissime insider guide che ci raccontano le loro città o luoghi del cuore, donne come esempi di forza e perseveranza che vengono intervistate. Tra queste anche Chiara Raggi con la sua etichetta Musica di Seta che cura tutte le playlist di Spotify da abbinare alle guide ‘turistiche’».

Progetti futuri?

«Ho appena avviato una collaborazione con La Box di Laura di Pietrantonio. Assieme abbiamo ideato la Welcome Spring box in vendita sui nostri e-shop, con prodotti food bio e tanti accessori tra cui federa e cerchietti in seta per una morbida morning routine. Stiamo concludendo anche con una partner Usa per la promozione oltreoceano. Poi una collaborazione con lo scatolificio Di Battista per box sempre più cool e infine sono in arrivo sul sito anche i prodotti beauty per i quali abbiamo cercato il meglio dal punto di vista del basso impatto ambientale e dell’alto valore sociale».

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