Vivere l'Adriatico imparando: così si diventa biologi per un giorno

Cattolica

CATTOLICA. I pesci bevono? Perché il mare è salato? Perché l’acqua è trasparente? Stimolare la curiosità dei piccoli ma anche dei grandi è uno degli scopi del progetto “Biologo per un giorno”. L’iniziativa è partita nel 2015 e rappresenta un ottimo esempio di come si possa coniugare turismo e cultura del mare. Il progetto è curato dall’agenzia viaggi Antesignum Tours fondata da Detta Cirelli. L’idea è invece venuta a Tiziana Amore, guida ambientale ed escursionistica con esperienze da divulgatrice scientifica. Ad assicurare le uscite in mare invece ci pensa Matteo Della Costanza, pescatore, vongolaro e comandante del cutter Regina.

Laboratori di educazione ambientale, escursioni in barca, campi estivi di biologia marina: queste le principali attività portate avanti.

«L’obiettivo», spiega Cirelli, «è di far conoscere il mare Adriatico e in particolar modo quello della Riviera Romagnola, così spesso denigrato e bistrattato. Grazie a queste attività, grandi e piccini scoprono che anche il nostro mare ha tante cose da raccontare e ospita tanti abitanti che sono ai più sconosciuti. Vogliamo insegnare ai piccoli, ai giovani e ai meno giovani ad amare e rispettare il mare».

«Si tratta di un vero e proprio progetto di educazione ambientale», aggiunge la tour operator, «la cui forza sta nel fatto che vengono raccontati i segreti del mare e dei suoi abitanti in modo ludico e divertente, senza mai tralasciare però gli aspetti scientifici. Il racconto del mare e dei suoi abitanti è affidato, infatti, a personale competente, laureato in Scienze naturali o Biologia. I nostri laboratori didattici di biologia marina sono rivolti a bambini e ragazzi di scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado (in questo modo specialmente con gli istituti alberghieri, proprio per la peculiarità dei loro studi). Ma sono adatti anche per trascorrere un’ interessante gita fuori porta insieme a mamma, a papà e ai propri amici! Gite scolastiche, campi estivi di biologia marina ed escursioni in barca con lezioni di biologia marina a bordo, sono solo alcuni esempi di attività pensati per bambini e non solo».

I risultati sembrano dare ragione al progetto. «Quest’anno», continua Cirelli, «contiamo di raggiungere circa 2000 partecipanti alle nostre attività (soprattutto grazie alle gite scolastiche). La cosa che ci piace sottolineare è che tutto ciò ha portato in molti casi anche a presenze turistiche, presenze infrasettimanali e in bassa stagione».

Chi partecipa ai corsi da dove viene? «Un po’ da tutta Italia ma soprattutto dal nord e quest’anno abbiamo avuto la bella sorpresa che ci sono anche arrivati anche una cinquantina di ragazzi dalla Francia da una scuola superiore. Non abbiamo mai avuto nemmeno nel pre-covid dei numeri come quelli di quest’anno. L’Adriatico dà tante opportunità e quindi vogliamo studiare anche altri progetti. Uno di questi riguarda la pirateria nell’Adriatico. Come diciamo ormai da tempo: se vogliamo portare qui i turisti dobbiamo andare oltre alla semplice logica “ombrellone e due lettini”.»

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