Visitatore fa cadere e rompe l'opera di Cavaliere al Mar di Ravenna

Archivio

Mancava solo un quarto d’ora all’inizio della performance conclusiva della mostra “Prodigy Kid” e l’artista Francesco Cavaliere era nel pieno della concentrazione prima di indossare l’armatura di terracotta con cui si doveva presentare davanti al pubblico: insomma, il momento peggiore per apprendere che una delle sue opere in mostra era stata in parte distrutta dal goffo movimento di uno spettatore presente al finissage.

È la cronaca di quanto accaduto domenica scorsa al Mar, dove diversi testimoni hanno assistito alle gesta involontarie di un visitatore forse un po’ troppo curioso: avvicinatosi con l’orecchio a una delle trombe di vetro soffiato che componevano l’opera “Xilema” per carpire il suono emesso dall’installazione, l’uomo non si sarebbe accorto che, girandosi, avrebbe colpito con lo zainetto che portava in spalla lo stativo su cui era fissato il fragile elemento. Risultato? Tromba di vetro in frantumi, l’intera ala del museo immediatamente chiusa al pubblico e un artista da avvisare a pochi minuti dalla performance. «Sul momento non ho potuto pensarci troppo, dovevo entrare nell’armatura di terracotta e svuotare la testa - racconta Cavaliere a freddo -. Ma domani (oggi, ndr) sarò al Mar per confrontarmi sull’iter burocratico da avviare quando capitano questi episodi».

Di sicuro per l’artista, nato a Piombino nel 1980, si tratta di una perdita che lascia l’amaro in bocca, anche perché “Xilema” era il frutto di un lavoro decennale. Avviata nel 2012, l’opera aveva assunto nel tempo diverse forme e solo nell’estate del 2022 era giunta alla versione in cui è stata allestita anche al Mar: tre trombe di vetro soffiato sorrette da altrettanti stativi e dotate di un sistema di amplificazione audio per la diffusione di frequenze acute.

«Non si tratta solo di una scultura o di una installazione - spiega Cavaliere - ma di un vero e proprio strumento musicale che ho portato in diversi concerti e performance sonore, come ad esempio al Palazzo delle Esposizioni a Roma». E così, con il vetro, a spezzarsi è stato anche il cuore dell’artista: «Xilema è speciale per me, ci tengo molto - afferma - e quello che è successo mi ha dato un dispiacere infinito. Ma, quando siamo di fronte a opere così fragili, certe cose possono succedere».

Incidenti da mettere in conto? Può darsi, ma quel che è certo è che l’artista non se la sente di puntare il dito contro qualcuno: «Sarebbe sbagliato prendersela con la sorveglianza - sottolinea - anche perché per tutta la durata della mostra è stato fatto un ottimo lavoro, con numerose visite da parte di gruppi di famiglie e scuole, dagli asili alle superiori. Per quanto uno possa essere contrariato, può capitare. E le assicurazioni esistono proprio per questo».

Ieri il Mar era chiuso e Cavaliere potrà tornare solo oggi nella sala in cui era collocata “Xilema” per sincerarsi a mente fredda delle condizioni complessive dell’opera e per prendere accordi con il museo sulle prossime mosse da mettere in atto.


Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui