Viserba, dragaggio al via dopo 10 anni. Sul piatto 100mila euro e un futuro da contenitore di eventi. A segnalare il giro di boa è Massimo Attilio Lugaresi, presidente del circolo nautico di Viserba “Fossa dei mulini” che annovera 250 soci, tra cui molti sostenitori, e circa un centinaio di imbarcazioni. Lugaresi che naviga verso gli 80 anni vanta «una modesta esperienza amministrativa di quasi un quarto di secolo, avendo svolto l’ingrato ma meraviglioso ruolo» del consigliere comunale e dell’assessore ai Lavori pubblici e Urbanistica. Un’esperienza che sintetizza in una frase: «Ho visto Rimini nascere e assistito alla sua decadenza, ma sono certo che il sindaco Jamil Sadegholvaad manterrà le promesse».
La genesi
Quanto al circolo nautico di via Dati, nota che è frutto di una sua idea sviluppata negli anni Settanta, quando vennero realizzate due banchine trasformando una delle 12 fosse di scolo della città «in quello che un po’ pomposamente chiamiamo il porticciolo». Una volta regimentato il flusso, prese il largo il circolo che a maggio aprirà una nuova fase della sua storia. Della nuova pagina tutta da scrivere Lugaresi ringrazia il primo cittadino che intende valorizzare l’area «come polo di attrazione per residenti e villeggianti, potenziando le iniziative».
I benefici
Il cambio di passo sarà innescato dal ripristino dei fondali «atteso da un decennio e sovvenzionato prelevando dalle pieghe del bilancio circa 100mila euro e 25 camion». Un’operazione tanto più necessaria, precisa, perché la fossa intercetta «quanto sversano, e non sempre regolarmente, centinaia di migliaia di persone a monte». Il punto, prosegue ancora il presidente, è che «il nostro rimane uno scolmatore ma un’eventuale chiusura provocherebbe l’allagamento almeno di mezza Viserba». Ma è tempo di tirare il fiato: l’opera di dragaggio partirà «il prossimo 2 maggio per concludersi in due giorni e mezzo senza problemi per i bagnini», cancellando anni di sofferenze «per quelle secche memorabili che impediscono l’uscita in mare persino ai mosconi». Quanto all’intervento sarà su due fronti. Ovvero: «L’amministrazione si occuperà del dragaggio e della parte più pericolosa dal punto di vista sanitario, mentre i soci provvederanno alla manutenzione e ai lavori nell’area dello sbocco».