Violenza sulle donne, "Non chiamatelo raptus”: mostra alla Malatestiana di Cesena

Cultura

La violenza sulle donne è una violazione dei diritti umani. Fino a domenica 20 novembre la Biblioteca Malatestiana ospiterà la mostra dedicata alla sensibilizzazione contro la violenza di genere dal titolo “Non chiamatelo raptus. Sessismo, violenza e discriminazioni di genere”. Si tratta di una raccolta di 30 vignette di Anarkikka, che approfondisce il tema della violenza, del linguaggio e della narrazione tossica, fatta troppo spesso dai media. Un racconto illustrato, semplice e chiaro, che stimola a riflettere, a ri-conoscere le disparità e le differenze.


“Linguaggio che si fa complice perché veicola e rafforza una narrazione sbagliata della sopraffazione, che abbiamo tutti e tutte interiorizzato. Narrazione per cui gelosia è attenzione, possesso è amore, delitto è raptus. Un linguaggio assolutorio che minimizza il crimine, assolve l’uomo e getta ombre sulla donna, sulla vittima, che diventa l’istigatrice del gesto folle, la responsabile, quella che “se l’è cercata”.
Una frase frutto di un retaggio della cultura patriarcale che interpreta la donna come un oggetto: qualcosa da guardare, toccare, volere per se. Maschilismo, sessismo, molestie sono riflesso di uno stesso squilibrio che pone gli uomini in posizione di privilegio e le donne in perenne affanno. Uno squilibrio che è manifesto nell’educazione, nelle discriminazioni sul lavoro, nelle differenze di retribuzione, nelle violenze di genere, nei femminicidi”, spiega l’autrice Anarkikka.


L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Cesena e a cura di Ipazia Liberedonne, è proposta in vista della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne che si celebra annualmente il 25 novembre.


Stefania Spanò, in arte Anarkikka, è illustratrice, vignettista e attivista femminista, napoletana di nascita e romana di adozione. Anarkikka fotografa con ironia il disagio e le discriminazioni, racconta di diritti negati e sofferenze. Da anni realizza campagne sociali per enti vari, pubblica le sue vignette su l’Espresso e i suoi social. Nel 2021 pubblica “Smettetela di farci la festa. Di discriminazioni in genere” il suo primo libro per immagini e testi, edito da People.

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