Il vino portato a casa come una volta,dagli stessi vignaioli

Una volta il vino si portava ai clienti proprio così, caricando le damigiane o le bottiglie sul proprio mezzo o addirittura su un carretto e trasportandole casa per casa. Poi le cose sono mutate, alle ordinazioni a voce si è sostituito il telefono, poi la mail, ora i social. E per la distribuzione ci si affida ai corrieri o alla vendita in cantina. Ai tempi dell’emergenza sanitaria per il Covid-19, però, molte aziende vinicole romagnole hanno deciso di fare un ritorno al passato, organizzando un servizio di consegna a domicilio.


Rimini
A San Clemente c’è Loredana Ottaviani che si definisce la “Amazon degli anni ’70”, perché la consegna a domicilio lei la faceva già 50 anni fa. Ora i suoi figli Massimo e Davide Lorenzi, titolari insieme ai cugini dell’azienda vinicola Enio Ottaviani, hanno deciso di riprovarci, e per questo «le persone ci ringraziano, c’è un’empatia particolare che ci auguriamo rimanga» (per ordini: pagina Facebook “Enio Ottaviani Winery” o 3498645748). Non è da meno l’azienda di Davide Bigucci, che da qualche settimana si occupa personalmente di caricare su un furgoncino le bottiglie della sua etichetta “Podere Vecciano” e trasportarle in giro per Rimini e Riccione, seguendo una mappa scritta a penna dalla moglie, che dall’ufficio raccoglie le ordinazioni dal numero 0541658388. «In questi anni i clienti ci sono sempre stati vicini, ora tocca a noi stare vicino a loro con questo servizio in più».


Forlì-Cesena
“Vuoi un cartone?”, la domanda potrebbe suonare quasi minacciosa, ma in realtà è solo una simpatica trovata di Andrea Peradotto e Martino Monti Zadra dell’azienda vinicola “Piandistantino” di Tredozio, che hanno deciso di combattere il Coronavirus a suon di “cartoni”; di vino ovviamente. Visto il periodo di festa, Andrea e Martino realizzano anche pacchi regalo con olio, vino, pane e uova prodotte dalle loro galline (per ordinare: www.piandistantino.it, peradottoandrea@gmail.com, 3207979506). Se prima i clienti andavano in azienda a visitare la storica cantina, ora gli appassionati dei vini Noelia Ricci o Pandolfa possono scrivere a info@pandolfa.it o chiamare ai numeri 0543940073, 3332996387, sicuri che dopo qualche giorno suoneranno al campanello, perché come dice il “claim” dell’azienda di Marco Cirese: “Stai a casa. Il vino te lo portiamo noi”. Dalle colline di Bertinoro, i furgoncini di Celli riescono a coprire le province di Forlì-Cesena e di Ravenna. «Certo non lo facciamo per il fatturato o perché speriamo di coprire gli effetti della crisi – commenta Mauro Sirri – ma vogliamo che i clienti sappiamo che siamo qui per loro». Gli ordini si effettuano tramite il sito www.celli-vini.com.
Ravenna
«I ravennati, come tutti gli italiani, sono chiusi in casa, ma ciò non toglie che vogliano comunque concedersi qualche svago». Di questo ne è convinto Camillo Montanari, titolare insieme al fratello Giacomo della cantina “Ca’ di sopra” di Marzeno. «Tutti stiamo riscoprendo il piacere di cucinare – dice Camillo – sia da soli che in compagnia dei parenti. Ma un buon piatto deve essere accompagnato da un buon vino». In questo caso gli ordini si possono fare scrivendo a info@cadisopra.com o chiamando il 3284927073.


Imola
«Il vino fa parte della nostra tradizione» ricorda David Navacchia dell’imolese Tre Monti, che ha avviato la consegna a domicilio perché «ci fa sentire vivi e ci permette, in piccolo, di continuare a dare un servizio». “Stiamo rinunciando a tante cose… però non esageriamo” scrive su Facebook l’azienda, che ha scelto di non porsi praticamente limiti nelle consegne, arrivando anche a Bologna e garantendo la spedizione gratuita. Gli acquisti si fanno direttamente sul sito www.tremonti.it (info 0542 657116. La cosa bella è che tutti ne stanno approfittando per scoprire vini che non sono solo il solito Sangiovese. Ad esempio l’azienda Giovannini, tramite la propria pagina Facebook dove è possibile fare gli ordinativi, sta ricevendo per la maggior parte richieste di Albana (per ordini info@vinigiovannini.it oppure whatsapp 333 212 9226). Ovviamente consegnato con guanti e mascherine.

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