Vini che catturano la luce dei cristalli

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Il luogo che non ti aspetti a due passi da Imola e Faenza, in uno scenario selvaggio e incontaminato, nel cuore del Parco della Vena dei Gessi Romagnola. Divinalux Winery è una cantina particolare e a crearla, è stata nel 2014 una giovane donna che qui è arrivata dopo aver viaggiato parecchio. Lya Katzeli è nata in Georgia, terra dell’Est dove la storia vuole che il vino affondi le proprie origini. A poco più di 40 anni, si è già lasciata alle spalle molte città: Tbilisi, quella natale, Tel Aviv in Israele dove è cresciuta, Londra dove ha studiato e lavorato come architetta e ricercatrice della London School of Echonomics per progetti di sostenibilità sulle “global cities”. «Si trattava di progettare ecosistemi artificiali autosufficienti nelle città. Una sfida interessante, ma ho capito dopo alcuni anni che le città non possono essere la soluzione per l’umanità futura –racconta Lya –, sono sistemi destinati a implodere. Come si può pensare, ad esempio, di riuscire a far mangiare 10 milioni di persone tutto l’anno, quando nessuna di questa di fatto lavora per produrre materie prime di cui alimentarsi e oltretutto pretendendo di mangiare tutto in ogni momento? Impossibile. Mi sono resa conto di essere parte di un sistema e che stavo andando nella direzione sbagliata. Ho cominciato a cercare un posto nuovo, dove continuare la mia ricerca ma sul campo, producendo il cibo per me e per i miei figli». I figli sono tre, e con loro e allora il suo ex marito, toscano di origine, ha cominciato a girare il mondo, fino ad approdare in questo angolo di Romagna. «È stata tutta una questione di synchronicity –mischia italiano e inglese Lya –. Mi sono svegliata con la parola Divinalux in mente una notte e ho acquistato tutti i domini possibili on line, su un sito immobiliare che non avevo mai consultato ho trovato questa casa che aveva anche 40 ettari fra bosco, vigna e uliveto. Sono venuta a vederla il giorno dopo, lo stesso giorno il mio agente a Londra è riuscito a vendere una proprietà che era bloccata da tempo, avevo il denaro. Camminando in questo bosco ho visto affiorare da terra questi cristalli splendidi, ho pensato che ero nel mio posto. Infatti il signore che me l’ha venduta si chiama Giusto... synchronicity».

Vini e benessere

Lya come è evidente anche a chi la conosce appena, non ama perdere tempo. Forte delle sue origini georgiane ha cominciato a studiare tutto sull’uva e sul vino. «Mi ha insegnato tutto Mario Cavina, ex cantiniere della cantina di Tebano – racconta – e ora sovrintendo io la vigna e la cantina. Sono sette ettari e mezzo in tutto, 4,5 di sangiovese, 1,2 di trebbiano e altrettanti di albana. Ho mantenuto questi vitigni e ho smesso di lavorare la terra con l’aratro e di fare trattamenti. Dal 2017 siamo biologici». Solo in una cosa Lya non ha paura di perdere tempo, nel fare uscire i propri vini. «Una buona parte di uve le vendo, mentre di mio produco annualmente circa 20mila bottiglie e oggi metto in commercio la seconda annata che ho prodotto, la 2015». I vini, che hanno il nome di figli, sono caldi, floreali e minerali, sulle vinificazioni Lya vuole fare da sé e sperimentare, quindi se il trebbiano Hilla 2015 è affinato solo in acciaio, i grappoli di albana, allevata con la pergola romagnola, legati e raccolti uno ad uno, una volta pigiati per un 30% maturano sei mesi in barrique e nasce così il Dar (che è il nome del secondogenito maschio), mentre il sangiovese Lilia sosta in tonneau; nuovo nato è un fresco rosato sempre di Sangiovese. Ai vini prodotti in edizione limitata (e dai prezzi effettivamente molto sopra la media dei vini prodotti in Romagna), il compagno di Lya e chef Jerin Kruja abbina i suoi piatti di cucina afrodisiaca, «intesa come cucina in grado di stimolare tutti i sensi, con i colori e con un ampio utilizzo di erbe che abbiamo in abbondanza», spiega lui stesso. Il tutto si sposa in un’ offerta che punta al benessere e si rivolge a gruppi (anche aziendali) di almeno sei persone per una esperienza di salute nella natura, nel bosco, e a tavola con la proposta di tre vini e tre piatti in abbinamento al costo fisso di 50 euro per persona.

Notte di San Giovanni

Il luogo naturalisticamente ha un indiscutibile fascino, il carico di vibrazioni positive che la coppia riesce a trasmettere contribuiscono a fare di questo uno spazio inedito anche per celebrare le notti di passaggio del solstizio d’estate a San Giovanni, l’ultima proposta. Giovedì 24, si parte alle 18 con la suggestiva passeggiata nella Valle dei cristalli, alla ricerca delle piante officinali che crescono spontaneamente, iperico, malva, menta, camomilla e molte altre, per prepararsi al rito. «Prepareremo insieme l’acqua purificante di San Giovanni, come da tradizione anche in Romagna, e l’oleolito di iperico – spiega Lya –. Ogni partecipante potrà portare a casa il suo mazzetto di fiori raccolti per creare l’acqua magica». Alle 20 prende il via l’esperienza sensoriale a tavola. In accompagnamento anche tisane con le erbe raccolte, dolci e frutta. Alle 22 falò di San Giovanni, con cerimonia del fuoco nel cerchio dei tamburi. Costo 50 euro. Info e prenotazioni: 328 6084425 / 371 4677036

info@divinalux.com

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