Doppie fatturazioni: azienda nei guai

Rimini

CESENA. Militari della Guardia di Finanza di Cesena stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di beni per oltre 8 milioni e 280mila euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Forlì, Camillo Poillucci, nei confronti di una persona fisica e quattro persone giuridiche di Cesena.
Il provvedimento dell’A.G. è stato emesso all’esito di un’articolata indagine economico-finanziaria delegata dalla Procura della Repubblica di Forlì (nelle persone, dapprima, della pm Michela Guidi e, successivamente, del sostituto procuratore Sara Posa) nei confronti di dieci società operanti nel settore del trasporto merci su strada.
Le imprese, con sede legale a Cesena, Roma, Milano e nel sud Italia (Calabria e Sicilia), ma tutte operanti nell’area cesenate, gestivano il trasporto di frutta, verdura e relativi imballaggi, destinate alla grande distribuzione organizzata e ai supermercati di tutta Italia.
Il sistema di frode, che ha procurato un’evasione per oltre 52 milioni di euro, si fondava sul ricorso a fatture per operazioni inesistenti o fatture “gonfiate” emesse da sette soggetti economici (società e/o ditte individuali), tutti completamente o parzialmente sconosciuti al fisco, in favore di tre società leader nel settore, riconducibili ad un medesimo imprenditore locale (G.S. di anni 47). Al quale ora i finanzieri stanno sequestrando oltre 8 milioni di euro.

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