Via libera al decreto alluvione e ricostruzione da parte dell’Aula della Camera dei deputati con 172 sì, 97 astenuti e nessun voto contrario. Il testo del Ddl di conversione del decreto che contiene “interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal primo maggio 2023”, passa ora al Senato, che dovrà approvarlo entro il 31 luglio. Questi, nel dettaglio, i numeri della votazione di ieri a Montecitorio: presenti 269, votanti 172, astenuti 97, maggioranza 87, favorevoli 172, contrari 0.
Il disegno di conversione del decreto sugli interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali che si sono verificati a partire dallo scorso primo maggio prevede numerose norme, dal Commissario straordinario alla ricostruzione fino alla sospensione dei versamenti tributari e contributivi. Il provvedimento indica lo stanziamento per il funzionamento della struttura commissariale pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024.
Sospensione termini tributari e contributivi
Il decreto prevede che vengano sospesi alcuni termini tributari e contributivi a carico dei soggetti che, alla data del primo giorno di maggio 2023, avevano la residenza o la sede legale o la sede operativa nel territorio dei Comuni colpiti dall’alluvione. Entrando nel dettaglio, sono sospesi i termini, in scadenza nel periodo tra il 1° maggio e il 31 agosto 2023, di versamenti tributari; adempimenti e versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria; di versamenti delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative alle addizionali regionale e comunale all’Irpef da parte dei sostituti di imposta che risiedono, hanno sede legale o operativa nei territori colpiti dalle calamità. I versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza sanzioni né interessi, in unica soluzione entro il 20 novembre 2023.
Fondo per la continuità didattica e Fondo per attività del Turismo
Il decreto alluvione e ricostruzione prevede inoltre l’istituzione di un “Fondo straordinario a sostegno della continuità didattica” che dovrà essere finanziato con 20 milioni di euro per il 2023. Qual è l’obiettivo del Governo? Consentire la tempestiva ripresa della regolare attività didattica nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie.
Viene inoltre istituito un Fondo, con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2023, per assicurare la ripresa delle attività produttive e garantire il ristoro dei danni subiti da destinare alle imprese dei territori colpiti dalle calamità, per il sostegno delle attività turistiche e ricettive, inclusi i porti turistici, gli stabilimenti termali e balneari, i parchi tematici, i parchi divertimento, gli agriturismi, il settore fieristico, la ristorazione e il trasporto di viaggiatori effettuato mediante noleggio di autobus con conducente.
Le reazioni: la maggioranza
“Il Governo ha dato una risposta concreta, ragionata e quanto più veloce possibile alle comunità colpite dall’alluvione, – ha sottolineato il deputato leghista Jacopo Morrone dichiarando il voto positivo del Gruppo Lega – stanziando ingenti risorse, oltre 4 miliardi e mezzo di euro, e nominando il generale Francesco Paolo Figliuolo, l’uomo giusto al posto giusto, come commissario straordinario alla ricostruzione”.
Le reazioni: la minoranza
Di parere opposto il deputato Andrea Gnassi, Pd, ex sindaco di Rimini: “Sono passati tre mesi dall’alluvione e non si è visto un euro da parte dello Stato per le popolazioni colpite. Dalla maggioranza e dal governo solo un proliferare di passerelle e dichiarazioni, di accuse infondate e mirate ad un attacco politico che nulla aveva a che fare con la ricostruzione. Il Decreto Alluvione è minimo, insufficiente, inadeguato. Noi ci siamo e ci saremo, non per acuire lo scontro ma per proporre soluzioni. Perché se è vero che la politica è uscirne insieme, di fronte ad una tragedia come quella dell’Emilia-Romagna farlo diventa un dovere morale”.