Rimini, il comitato di via Ducale incontra Gnassi: "Traffico e problemi restano"

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Niente da fare, il “calvario” di via Ducale e del Rione Clodio continua. Lo denuncia il Comitato dei residenti dopo un vertice con Il Comune. I disagi durano da quasi due anni, generati dalla chiusura del Ponte di Tiberio e all’inversione di marcia di via Circonvallazione per favorire il flusso da mare e monte, dirottando in via Ducale i mezzi diretti da monte a mare. Risultato? Caos, inquinamento, pericoli. Martedì Comitato e residenti hanno incontrato il sindaco Andrea Gnassi e la vice Roberta Frisoni. Come è andata? «Ci hanno comunicato che l’intervento prospettato da tempo come risolutivo per il traffico su via Ducale (e annunciato più volte come cantiere imminente da inizio 2020), che prevede il senso unico su via Circonvallazione occidentale è ancora in corso di valutazione. Hanno inoltre comunicato che è rinviata a data da destinarsi la realizzazione della rotatoria all’altezza di via D’Azeglio propedeutica per l’attivazione del varco Ztl, a causa dell’esproprio di un piccolo fazzoletto di terra lato invaso Ponte di Tiberio (che ci era stato assicurato in precedenza non avrebbe bloccato l’avvio dei lavori)». A questo punto per i residenti del Rione Clodio e via Ducale la conclusione è solo una. «Presi in giro ancora una volta. Oramai è una abitudine frequente. La conferma del rinvio e forse addirittura della sospensione totale è arrivata direttamente anche dalla bocca del sindaco e dalla vice. Quest’ultima in questi 23 mesi ha sempre rassicurato sulla realizzazione del progetto di senso unico. Pensare che si sia ritornati a rivalutare la fattibilità del progetto fa sorridere, per non piangere». Gli ultimi ragionamenti a questo punto sono dedicati a motivare un sospetto sollevato da tempo. «La realtà di questo ultimo rinvio sono solo politiche: Gnassi e il candidato sindaco Jamil Sadegholvaad temono che il cambio di viabilità provochi, in prossimità delle elezioni di ottobre, gravi disagi alla circolazione con la conseguenza di far “arrabbiare” gli utenti della strada. Durante la riunione quando abbiamo replicato, carte alla mano, alle argomentazioni che erano palesemente pretesti che non trovavano riscontro su quanto ci avevano comunicato in precedenza, il sindaco si è spazientito apostrofando uno di noi: si candidi lei. Dopo due anni è la prima volta che ci ha incontrato e la nostra dignità di cittadini è stata ancora una volta calpestata: nel 2018 a fine lavori per l’allestimento della passerella sul Ponte di Tiberio (durati 10 mesi) ci inviò la lettera di scuse personali per i disagi subiti per l’aumento di traffico sulla parte iniziale di Corso d’Augusto e via Ducale. Oggi dopo due anni nei quali abbiamo sopportato gli stessi sacrifici, vuole continuare a farci vivere con rischi di incolumità quando usciamo di casa, rumore fuori dai limiti di legge, polveri sottili che rimangono a lungo fra le case che formano una sorta di canyon».

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