Vetrine scassinate nei negozi in centro: "Ora è la normalità"

Imola

Serrature scassinate e registratori di cassa aperti. Si sono svegliate con un’amara sorpresa ieri mattina le titolari di due attività nel centro storico di Imola, il negozio di piante e fiori Luparesi in via Appia e quello di calzature Folletti in via Emilia, entrambe hanno subito due furti aggravati prima dell’alba. I protagonisti ancora ignoti, forzate le serrature, non hanno trovato molto da arraffare se non qualche spicciolo del fondo fondo cassa, e senza creare nemmeno troppo disordine si sono dati alla fuga.

Bottino e danni

L’unico bottino che i ladri sono riusciti ad accaparrare consiste in qualche moneta dalla cassa della fiorista Gea Mongardi, titolare del negozio Luparesi, che però purtroppo non è nuova a episodi di questo tipo. «Sono arrivata al negozio alle 7 perché dovevo consegnare degli ordini e mi sono accorta infilando la chiave che questa non girava – racconta Mongardi –. A quel punto ho dato un colpo al bussolotto nella serratura che è saltato via e la porta si è aperta». Fortunatamente nel negozio non c’erano contanti da rubare: «Ho trovato un cassetto rimestato in cui di solito tengo soldi e fatture, dove però non hanno trovato nulla di utile. Dal registratore di cassa invece mancavano giusto due cestini con le monete che lascio sempre per non portare peso in giro. In tutto ci saranno stati 20 euro. Chi lascia più contanti in negozio ormai? Però sono stati “ladri gentili”, non hanno rovesciato nulla, cosa che mi avrebbe comportato molti più danni», sdrammatizza con ironia Mongardi, che ha valutato di non denunciare e ha sostituito subito la serratura: «Ormai è la normalità. Mi è già successo più volte, tanto non cambia niente. Due anni fa denunciai perché avevano combinato un macello rompendomi il vetro sopra la porta ma stavolta mi pare quasi più una perdita di tempo». Qualche speranza in più la ripone invece Daniela Gabelli, titolare del negozio di calzature Folletti poco distante da piazza Matteotti sulla via Emilia: «Ho fatto subito la denuncia, magari la telecamera che c’è all’angolo con via Vaini ha ripreso qualcosa». Gabelli ha riscontrato la stessa dinamica nel furto: «Hanno rotto la serratura, aperto un cassetto, e poi penso siano scappati quando l’allarme è suonato, alle 5.18 di mattina». In questo caso i ladri non hanno trovato nemmeno qualche spicciolo: «Ormai non si tiene più niente in negozio: a meno che non rubino le calzature non c’è niente. Penso anche che si siano sbagliati e abbiano aperto un cassetto sotto al fax scambiandolo per il registratore di cassa, che invece sta da un’altra parte, ma è comunque vuoto».

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