Torna a spirare il vento, dopo una fase di bonaccia, sul progetto di parco eolico “Badia del Vento”, che prevede la installazione di 7 aerogeneratori nel territorio del Comune di Badia Tedalda ma che interessa, soprattutto per gli aspetti paesaggistici, anche il comune di Verghereto. La ditta proponente la realizzazione del parco eolico ha presentato alla Regione Toscana le integrazioni richieste per la valutazione del progetto ed ora la Regione Toscana ha scritto a tutti gli Enti interessati per chiedere eventuali osservazioni alle integrazioni e per comunicare la convocazione della Conferenza dei Servizi.
Si tratta del primo dei numerosi progetti di impianti eolici previsti nella zona di Badia Tedalda e Pieve Santo Stefano che entra nella fase della formale valutazione da parte della Conferenza dei Servizi, con la quale ogni Ente deve formalmente dichiarare se concede la autorizzazione od il permesso di propria competenza.
Tra gli Enti destinatari della richiesta di parere c’è anche Verghereto (e i Comuni di Casteldelci, Sant’Agata Feltria e Pennabilli per rimanere in Emilia-Romagna), le Unioni dei Comuni Valle del Savio e Valmarecchia, le Province di Forlì-Cesena e Rimini, la Regione Emilia-Romagna, la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Il 30 dicembre 2022 la Regione Toscana aveva chiesto alla ditta proponente integrazioni e chiarimenti, assegnando il termine di 30 giorni per la risposta. La ditta aveva chiesto la sospensione dei termini, accolta dalla Regione Toscana con proroga del termine per le integrazioni al 28 luglio. Proprio i questa data è stata depositata una consistente documentazione, consultabile sul sito web della Regione Toscana. A questo punto entro il 19 settembre gli Enti cointeressati dovranno far pervenire agli uffici regionali il proprio parere sulla compatibilità ambientale del progetto. Ai fini del rilascio della autorizzazione da parte della Regione è già convocata poi la Conferenza dei Servizi con tutti gli Enti che devono concedere autorizzazioni, concessioni o nulla osta per la costruzione e per l’esercizio dell’impianto. La riunione è convocata in videoconferenza per il giorno 10 ottobre alle ore 10.
Grande preoccupazione conferma il Comitato Appennino Sostenibile per questo “momento cruciale”, nel quale il progetto è entrato nella fase finale dell’iter autorizzativo.
Il progetto, ricorda il Comitato, «Prevede sette pale alte 180 metri, previste sul versante toscano del Monte Loggio, ma a pochi metri dal confine con l’Emilia-Romagna, vicinissime a numerosi borghi storici e visibili in gran parte dalla Valmarecchia e non solo.
Ora ci sono pochi giorni (entro il 18 agosto) per poter presentare le ultime osservazioni prima che inizi la fase autorizzativa.
Chiunque può esprimere la propria posizione in merito ed è auspicabile una partecipazione ampia.
Sarebbe altrettanto cruciale una presa di posizione nettamente contraria da parte della regione Emilia Romagna, coerentemente con quanto già annunciato pubblicamente.
Intanto, nel caso che questi impianti siano autorizzati, abbiamo attivato una raccolta fondi per eventuali ricorsi al Tar in tempi che saranno strettissimi».

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