Materia che torna valore: dall’economia circolare all’energia pulita

Verde
  • 04 novembre 2025

C’è un’idea forte che attraversa il primo Report di Sostenibilità di Sogliano Ambiente: “Tutto si trasforma”. E i dati riportati dicono che la trasformazione non è una semplice parola, ma un modello industriale che tiene insieme gestione rifiuti, produzione energetica e tutela del territorio, limitando gli impatti e generando valore per la comunità.

Coerente con questa traiettoria, la mission della società ne guida le scelte quotidiane: applicare i principi di circolarità, riciclo ed end of waste lungo l’intera filiera, recuperando materia ed energia e, insieme, curando il paesaggio in cui si opera. Con lo sguardo al 2050, la vision fa dell’innovazione dei processi la leva per accrescere la produzione di energie pulite a beneficio delle comunità delle Valli dell’Uso e del Rubicone

Questo orientamento si traduce in risultati misurabili. Nel 2024 sono state gestite 272.914 tonnellate di rifiuti, con il 41% avviato a recupero: dall’impianto Raee arrivano flussi “end of waste” di carta/cartone, ferro e vetro; dall’organico compost e solfato d’ammonio pronti a rientrare nelle filiere.

La leva energetica è un altro pilastro importante della rigenerazione. Grazie a fotovoltaico e cogenerazione da biogas, il 52% dell’elettricità consumata in azienda proviene da fonti rinnovabili autoprodotte. Il nuovo impianto fotovoltaico sullo stabilimento Raee (700 kW) ha coperto quasi il 60% dei consumi nei mesi di piena operatività ed una ulteriore spinta arriverà dai 338 kW già installati sugli spazi di cernita, officina, cogenerazione e nuova sede. L’efficienza conta ed ha il suo impatto, infatti la società ha azzerato il Gpl per il riscaldamento degli impianti sostituendolo con calore di recupero o pompe di calore elettriche, riducendo consumi e emissioni.

Misure operative “invisibili” ma decisive alleggeriscono l’impronta: il percolato - il liquido che si genera dalla degradazione dei rifiuti sia nel corpo della discarica sia nell’impianto di stabilizzazione - fino a poco tempo fa veniva in larga parte trasportato a impianti terzi per il trattamento. Oggi, con l’entrata a regime del depuratore collegato all’impianto di stabilizzazione, Sogliano Ambiente lo tratta quasi interamente in loco, trasformandolo in effluente depurato: una scelta che riduce traffico pesante ed emissioni e migliora il controllo ambientale del processo. Sul fronte dell’impatto delle attività sulla qualità dell’aria, invece, la società monitora e rendiconta Scope 1 e 2 secondo Ghg Protocol, affiancando il dato con le emissioni biogeniche da biogas.

Sono risultati rilevanti per una realtà che ha un importante ruolo pubblico ed opera attraverso una governance che riflette la propria missione e si caratterizza per un coinvolgimento strutturato degli stakeholder - con il Comune al centro degli indirizzi strategici - che punta a costruire fiducia e a generare impatti positivi, confermati anche dai risultati aziendali. Nel 2024 il valore economico prodotto è stato pari a 31,4 milioni di euro, con un ancor più significativo effetto moltiplicatore locale: tra corrispettivi per l’utilizzo dell’area discarica e dividendi, 10,6 milioni di euro sono stati corrisposti al Comune, risorse che finanziano servizi sociali, politiche abitative, cultura, sostegno alle imprese e occupazione.

Senza contare l’impatto sulla dimensione ambientale e paesaggistica: interventi di tutela della biodiversità con serre di piante autoctone per rimboschimenti, e 78.264 m² di aree verdi a mitigazione e compensazione degli impatti visivi. Sono azioni di lungo periodo che restituiscono qualità ecologica ai siti e migliorano l’integrazione degli impianti nel contesto.

Obiettivo dichiarato: aumentare recupero, autoproduzione rinnovabile e integrazione paesaggistica, facendo della vicinanza al territorio un vantaggio competitivo e sociale. Se la transizione ecologica è una questione di scelte industriali misurabili, a Sogliano Ambiente queste raccontano una traiettoria già in corso, con benefici economici, ambientali e civici che restano sul territorio e che si potranno approfondire durante Ecomondo da oggi al 7 novembre, dove la società incontrerà partner ed Enti.

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