La Romagna motore verde della transizione: crescono le certificazioni ambientali

Verde

La transizione ecologica in Emilia-Romagna parla anche romagnolo. È quanto emerge dal Rapporto GreenER 2025, curato da Art-ER per conto della Regione, che fotografa una regione tra le più dinamiche d’Italia per diffusione di certificazioni ambientali, energetiche e sociali: strumenti sempre più decisivi per misurare l’impegno delle imprese nella sostenibilità e per restare competitivi nei mercati globali.

A livello nazionale, l’Emilia-Romagna si colloca sul podio con 141 registrazioni EMAS (terza dopo Toscana e Lombardia) e oltre 4.000 certificazioni UNI EN ISO 14001, che attestano sistemi di gestione ambientale avanzati. Bologna, Modena e Parma trainano la regione, ma anche le province romagnole fanno registrare performance di rilievo.

Nel Forlivese e Cesenate si contano 7 registrazioni EMAS, pari al 5% del totale regionale, e quasi 300 siti ISO 14001, distribuiti in particolare nei settori metalmeccanico, agroalimentare e dei servizi. Ravenna, con 440 certificazioni ISO 14001 e 11 registrazioni EMAS, si conferma polo di eccellenza per le imprese ambientali e per l’industria energetica e logistica. Rimini, pur con numeri più contenuti, mostra una crescente sensibilità, spinta dal turismo sostenibile e dai criteri ambientali negli appalti pubblici.

La Romagna emerge anche nella nuova frontiera della circolarità, dove i materiali riciclati diventano valore economico e reputazionale. Sono 1.014 i prodotti certificati “Plastica Seconda Vita” in Emilia-Romagna, pari al 12% del totale nazionale, con concentrazioni significative tra Modena, Bologna e Parma, ma una presenza in crescita anche a Rimini e Forlì-Cesena, territori che contano oltre 60 prodotti certificati. Bene anche la diffusione del marchio ReMade in Italy, con 753 prodotti regionali (14% del totale nazionale), e oltre 275 certificati nella sola provincia di Forlì-Cesena, che risulta prima in regione: un segnale della vitalità del tessuto produttivo locale nella filiera dell’edilizia sostenibile.

Nel campo delle dichiarazioni ambientali di prodotto (EPD), la Romagna contribuisce a rendere l’Emilia-Romagna seconda in Italia per numero di prodotti certificati (509 in totale, 18% del Paese). A Modena e Parma si concentra il grosso, ma Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini stanno rafforzando la presenza, in particolare nei settori edilizi e agroalimentari.

Per il vicepresidente regionale Vincenzo Colla, le certificazioni «sono la cartina tornasole della qualità e dell’evoluzione del nostro sistema produttivo, ma anche una chiave di competitività per le PMI che vogliono restare agganciate alle filiere globali e accedere ai bandi pubblici legati alla transizione verde».

Dai dati del Rapporto GreenER 2025 emerge una regione che, pur attraversando un contesto economico complesso, continua a investire su sostenibilità, innovazione e reputazione. E in questo percorso la Romagna, con la sua capacità di coniugare tradizione manifatturiera e innovazione green, si conferma una delle aree più vitali del mosaico produttivo regionale.

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