La mobilità condivisa in Romagna tra domanda che cresce e offerta limitata

Verde
  • 27 ottobre 2025

La sharing mobility ha ormai conquistato un posto fisso nelle abitudini degli italiani. Ma se da un lato nell’ultimo decennio la domanda continua a crescere, dall’altro l’offerta mostra segni di cedimento che richiedono un cambio di paradigma. Con oltre 50 milioni di noleggi nel 2024 e una stima che punta a 60 milioni nel 2025, la mobilità condivisa raggiunge ormai 13 milioni di utenti: quasi uno per italiano. Tuttavia, servizi, operatori e veicoli in circolazione sono in calo: in tre anni, l’offerta è diminuita del 24 %, con 170 servizi attivi (-26 %) e 35 operatori (-24 %) rispetto al 2022. Sono i numeri che emergono dal 9° Rapporto nazionale sulla sharing mobility, presentato in occasione dell’ultima Conferenza Nazionale della sharing mobility.

Il bikesharing resta la punta di diamante del settore: 12,2 milioni di noleggi free-floating nel 2024, +26 % rispetto al 2022, con una flotta sempre più elettrica (aumento del 18 %). Esso rappresenta un terzo del totale dei noleggi, con circa 25 milioni di chilometri percorsi nel corso dell’anno. È un chiaro segnale: nei contesti urbani, la bici condivisa sembra reggere meglio delle soluzioni motorizzate.

Al contrario, il carsharing soffre. Le città servite calano, i noleggi scendono e molti operatori rallentano la crescita o lasciano il mercato. Anche nel 2025 si assiste a una contrazione, pur con una maggiore elettrificazione: 3.000 veicoli elettrici nel 2024 (+18%), auto ibride che salgono al 38 % del totale. Eppure, per quanto riguarda servizi come carsharing free-floating, il contributo è ancora decisivo per il fatturato globale del settore, che supera i 200 milioni di euro.

Non meno interessante è la parabola del monopattino sharing: fenomeno in grande espansione fino al 2022, ora si stabilizza. I noleggi nel 2025 potrebbero crescere del 27 %, ma i servizi attivi sono scesi a 62 (da 99 del 2022). Anche le città capoluogo servite sono diminuite di 15 unità tra il 2022 e il 2024. La flotta, che nel 2024 contava circa 42.000 mezzi, è stimata in lieve contrazione nel 2025 (–6 %).

Nel panorama nazionale, alcune città spiccano: solo Milano, Roma, Firenze, Bergamo e Torino offrono tutti i principali servizi di sharing (auto, bici, scooter, monopattino). Roma guida la classifica con 13,2 milioni di noleggi nel 2024; Bologna e Firenze sono le città in maggiore crescita anno su anno; Milano resta “ricca” di mezzi per abitante.

E la Romagna? Serve uno sguardo attento: a Rimini, ad esempio, i dati sui monopattini in sharing sono emblematici, con una flotta significativa rispetto al territorio (oltre 760 veicoli). In Emilia-Romagna e nelle province romagnole, la domanda cresce, ma l’offerta locale di sharing - specie nei comuni minori - spesso resta marginale. Il paradosso è evidente e in assenza di incentivi, regole chiare e integrazione con i trasporti pubblici, l’auto privata mantiene uno spazio dominante (701 auto ogni 1.000 abitanti).

Anche per questo l’appuntamento con gli Stati Generali della Green Economy 2025 (4–5 novembre, Rimini, Ieg Expo/Ecomondo) è più che mai cruciale. Con il tema “Green economy: guidare il futuro in tempi di crisi”, l’evento punta a mettere al centro politiche, modelli e strategie che fanno della mobilità elettrica, condivisa, circolare un pilastro sostenibile. Durante la sessione plenaria di apertura sarà presentata la Relazione sullo stato della Green Economy 2025, che includerà lo stato della mobilità sostenibile nel nostro Paese, anche in confronto al contesto europeo e globale.

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