Venti di secessione a Santa Giustina di Rimini: "passiamo a Santarcangelo"

Rimini

RIMINI. «Santa Giustina è abbandonata a se stessa. Io e altri cittadini costituiremo un comitato per promuovere il passaggio sotto al Comune di Santarcangelo». Davide Nanni, il fiorista 52enne della frazione a nord del comune di Rimini, dà voce alle intenzioni e ai malumori dei residenti, «ormai estenuati dall’atteggiamento di disinteresse dimostrato dall’amministrazione, praticamente da sempre».

Secondo Nanni, infatti, Santa Giustina «è un paese dormitorio, in cui negli anni non è stato apportato pressoché alcun miglioramento». «Anzi, l’unica “attenzione” che abbiamo avuto dal Comune sono state le tasse: uguali a quelle dei quartieri che hanno beneficiato invece di interventi e opere, come il centro storico o il borgo San Giuliano».

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, infatti, a detta di Nanni, è stato proprio l’aumento dell’Irpef. Da qui l’intenzione di passare sotto Santarcangelo. Insieme ad altri compaesani, infatti, Nanni intende dar vita a un comitato per attuare una raccolta firme finalizzata alla proposizione di un referendum per saggiare la volontà popolare in merito al cambio di amministrazione. Un progetto chiaro, che vede già delimitate anche le tempistiche.

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