Vendite piramidali: condanne miti e senza associazione a delinquere per il caso di Cesena

Cesena

Vendite piramidali contestate: la sentenza letta ieri nel tardo pomeriggio dal collegio guidato dal presidente Monica Galassi contempla alla fine pene molto più miti (e minori anche per numero di imputati) rispetto almeno a quelle che erano state le richieste, fino a 7 anni di reclusione, formulate nel recente passato dalla procura tramite il pubblico ministero Sara Posa.
Questo perché nella lettura delle prove formulata dalla giuria dopo una lunga camera di consiglio, è venuta meno quella che era la principale imputazione che ruotava attorno al processo: ossia l’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di estorsioni, truffe e mendacio bancario. Per la quale è stata decisa un’assoluzione globale “perché il fatto non sussiste”.

Le condanne

Negli intenti dell’accusa erano soltanto 4 le posizione che potevano essere mandate assolte. Ieri dopo le conclusioni delle difese delle ultime 7 posizioni alla sbarra, dalla camera di consiglio pomeridiana la giuria è uscita con sei condanne: ma tutte per reati “satellite” di alcune delle concessionarie. Alcune delle quali con “pena sospesa”.
Per i suoi precedenti non ha beneficiato ad esempio della sospensione della pena chi da sempre è stato indicato come il “dominus” della catena di vendite piramidali. Il 43enne Mario Pulcini di Montiano (difeso dagli avvocati Roberto Brunelli e Cinzia Fenici del foro di Pesaro) che è stato condannato ad 8 mesi di reclusione e 5.000 euro di multa.
La pena più alta in termini detentivi è stata letta nei confronti di Angelo Daniele, 53 anni residente a Rimini (difeso dall’avvocato Pasquale De Paoli) condannato a due anni di reclusione e 1.800 euro di multa. Ultima condanna a pena detentiva senza benefici quella per per Carmine Scatorchia, cesenate 50enne (difeso dall’avvocato Piercarlo Bertolazzi di Genova) per il quale la sentenza letta è stata di un anno e 7 mesi di reclusione e 1.500 euro di multa.
Gli altri condannati sono stati Perez Luis Victor Pellegrino, mercatese di 36 anni (difeso dagli avvocati Antonio Baldacci e Davide Milanesi) e Chiara Ricci, mercatese 31enne: tutti e due a 4 mesi pena sospesa.
Identica condanna a 4 mesi ed analoga sospensione della pena per per Irene Mastromatteo, riminese 56enne (difesa dall’avvocato Carlo Ambrosini).

Assolti

Assolti tutti gli altri attori della vicenda contro i quali da subito si erano costituiti come persone offese residenti tra Cesenatico, Castrocaro, Longiano, Forlì, Milano e Cattolica.
Estranei alle accuse dunque Gian Marco Gramellini, 49enne di Ravenna (difeso dall’avvocato Carlo Ambrosini del foro di Brescia), Giovanni Marchetti, 58enne di Ascoli Piceno (difeso dall’avvocato Giorgio Mambelli di Cesena); Mattia Feminella, 46enne di Meldola (difeso dall’avvocato Carlo Ambrosini); Alessandra Ladeira Ribeiro, cesenate 52enne (difesa dall’avvocato Valerio Girani); Lorenzo Graziani, 30enne di Castrocaro Terme (difeso dall’avvocato Jonata Peperoni di Forlì e Filippo Pagliai di Milano); Massimo Palumbo, riminese 45enne (difeso dall’avvocato Filippo Antonelli) e (in questo caso anche dopo richieste assolutorie che erano arrivate pure dalla procura) Salvatore De Rosa, 40enne di Nocera Inferiore (difeso dall’avvocato Andrea Vagito di Nocera); Giuliano Battistini, 59 anni cesenate (difeso dall’avvocato Carlo Ambrosini); Francesca Salvucci, 31enne di Forlì (difesa dall’avvocato Agostina Napolitano del foro di Fermo) ed il faentino Alessandro Cavalli, 94enne (difeso dall’avvocato Nicola Montefiori di Faenza).

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