"Un velodromo al posto dell'ex polveriera di Riccione"

Riccione

RICCIONE. Un velodromo con un centro polisportivo al posto della ex polveriera. E’ il progetto proposto dall’associazione sportiva “La Perla Verde Riccione”, che il presidente Mario Ermeti ha pronto nel cassetto. Cassetto che ha riaperto dopo l’allarme lanciato da Oltre, la lista di opposizione, sul fatto che l’ex area militare vicino a via Piemonte, passata qualche anno fa dallo Stato in mano al Comune, se non utilizzata in un qualche modo potrebbe tornare in mano statale. «La base di tutto è un velodromo con pista da 250 metri, un impianto abbastanza raro in Italia, soprattutto del tipo coperto, per il quale ci impegniamo a trovare sponsor e finanziamenti. L’idea progettuale - prosegue il presidente dell’associazione affiliata alla Federazione ciclistica italiana - prevede l’uso non soltanto della pista ovale, adatta alle prove ciclistiche anche per competizioni nazionali e internazionali, ma anche di tutto lo spazio che racchiude, che potrà essere sfruttato per molte altre discipline sportive. Una pavimentazione mobile, delle dimensioni di circa 50 per 25 metri, permette quasi tutte le discipline sportive indoor, compreso il pattinaggio su ghiaccio. Si possono ricavare anche spazi da utilizzare come sede per le varie società sportive riccionesi, oggi sparse sul territorio».

Il progetto protocollato è stato realizzato da Luca Balducci. «Da un primo studio preliminare risulta evidente che l’impianto, pur monumentale, si possa armonizzare con l’ambiente. La superficie del terreno dovrebbe essere di circa 9 ettari, mentre l’edificio attorno ai 15.000 metri quadrati. Si riuscirà a salvare quasi tutto il patrimonio arboreo esistente - aggiunge Ermeti -, a lasciare grandi spazi per il parcheggio, cercando di lasciare spazi anche per attività sportive all’aperto, quali percorsi pedonali ed aree attrezzate per lo svolgimento di discipline sportive con o senza pubblico. Naturalmente, nella vastità degli spazi interni si possono prevedere anche delle attrezzature commerciali di contorno». L’impianto prevede circa 7.000 posti a sedere. «Sufficienti anche per un uso non prettamente sportivo: si potrebbe pensare all’organizzazione di concerti o, addirittura, all’uso quale teatro per rappresentazioni di vasta portata. Vista la potenzialità di ricambio delle varie pavimentazioni, si può pensare anche ad un uso “fieristico” del bacino centrale: organizzando manifestazioni inerenti lo sport o il tempo libero». Ermeti sottolinea le potenzialità del contenitore: «tanti eventi sportivi potrebbero essere dirottati su Riccione, e il richiamo nazionale ed internazionale non può essere minore di ciò che già ci sta regalando lo Stadio del nuoto».

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