"Vela, ecco come ripartiremo"

Ridefinire i calendari, aiutare i circoli soprattutto per rimettere in piedi le scuole vela, in certi casi anche attraverso un aiuto economico. Sono questi alcuni dei punti al centro del lavoro che la Federazione Italiana Vela sta facendo in Emilia-Romagna. Il presidente della XI Zona Emilia-Romagna Manlio De Boni è in contatto sia a livello nazionale che locale per superare questa fase difficile legata all'emergenza coronavirus.
Più preoccupati per le modalità di ritorno all'attività sportiva o per le conseguenze che avrà la crisi economica sul mondo della vela?
«Io sono abbastanza positivo per mio orientamento mentale, in barca non tarderemo tanto a tornare. L'attività agonistica e giovanile sono convinto possa ricominciare già questa estate. Abbiamo messo giù delle date possibili per ricominciare ma sono comunque ipotesi che devono tenere conto dell'andamento dell'epidemia e di quanto sarà scritto nei dpcm (la Federazione vela, va detto, è stata la prima a stare in strettissimo contatto col governo). Pensiamo alla possibile ripresa dell'allenamento di alto livello (le squadre olimpiche) nella prima metà di maggio, a seguire gradualmente si ripartirà poi con l'allenamento per gli altri atleti agonisti (il discrimine potrebbe essere la tessera Fiv a livello agonistico) e poi ancora lentamente con le attività zonali dalla fine di giugno per poi pensare di organizzare qualche evento. Ovviamente sulle attività dei singoli ci saranno meno problemi. Per le attività dei cabinati dove è necessaria la presenza a bordo di più persone è un altro discorso».
Quando avremo più certezze?
«Martedì o mercoledì dovrebbe arrivare un dpcm con linee guida più precise. La Fiv ha presentato al ministero della salute e dello sport un protocollo comportamentale per le attività legate alla vela soprattutto olimpica e giovanile. Una delle idee è di ripartire dalle zone, limitando gli spostamenti interregionali. Quindi pensiamo agli allenamenti delle squadre locali e a partire da fine giugno-primi di luglio all'avvio delle scuola vela».
La crisi economica rischia di creare ulteriori problemi.
«Al di là del comparto della nautica che coinvolge cantieri e cantieristica, sicuramente ci sarà un contraccolpo. Va posta perciò molta attenzione ai piccoli club. Noi ne abbiamo tanti che sono sulla spiaggia, che aprono durante l'estate e che si finanziano grazie alle scuole vela. La Fiv con fondi propri ha messo in piedi una manovra economica a favore delle società da più di mezzo milione di euro. Il presidente Francesco Ettorre ha fatto un grande lavoro. Gli sponsor non ci hanno abbandonato e anzi ne sono arrivati di altri. Nei prossimi giorni ne parleremo».
Vi aspettate una riduzione negli iscritti alla federazione?
«Sicuramente ci aspettiamo una riduzione ma stiamo mettendo a punto un programma rivoluzionario per le scuole vela. Nei giorni scorsi abbiamo tenuto una riunione online coi circoli della nostra zona ed è stato molto bello vedersi in faccia. Siamo in contatto».
Che ne sarà delle regate della stagione?
«Come linea ci siamo dati quella che è meglio cancellare piuttosto che spostare in altra data della stagione, anche perché si rischierebbe un affollamento eccessivo del calendario. Perciò, alcune regate sono state annullate, altre spostate al 2021».
La zona della Fiv coincide col territorio dell'Emilia-Romagna. Cosa chiedete alla Regione?
«La nostra è una regione che ha ben presente l'importanza del turismo balneare. In questo ambito la Regione sicuramente farà qualcosa. Noi auspichiamo che si tenga conto anche di quanto fanno i piccoli circoli che sono una componente importante anche dell'offerta turistica dell'Emilia-Romagna. Per fare un altro esempio, ieri la Regione Lazio ha consentito l'accesso ai porti turistici agli armatori delle barche affinché possano provvedere alla manutenzione e alla gestione in sicurezza della propria barca. Ci aspettiamo qualcosa di simile anche in Emilia-Romagna quanto prima».
p.c.

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