Vela, Barcolana: brillano Mr Hyde e Karnak, bene le romagnole FOTOGALLERY

TRIESTE. Bella prova dei velisti e delle barche romagnole e sammarinesi alla Barcolana. Mr Hyde (skipper Marco Rusticali, Circolo Nautico del Savio) e Karnak (armatore Marco Bianchini e timoniere Stefano Raspadori, Circolo Velico Sammarinese) hanno conquistato il primo posto di categoria. Molto bene anche QQ7 di Salvatore Costanzo (Circolo Velico Ravennate) seconda di categoria e Al 217 (la barca di Bonfiglio Mariotti timonata da Fabrizio Boromei) e Lo Re (Matteo Forni, Ugo Peroni) classificate terze di categoria.

L’edizione 54 della regata triestina organizzata dalla Società velica di Barcola e Grignano (1614 iscritti quest’anno) passerà alla storia per la prima vittoria di una donna al timone, Wendy Schmidt, l’armatrice statunitense di Deep Blue che ha battuto di 59 secondi Arca, del triestino Furio Benussi. Ma passerà alla storia anche come una delle più belle. La giornata di sole e soprattutto il forte vento di Bora con raffiche fino a 28-30 nodi hanno messo a dura prova gli equipaggi impegnati a gestire le forti raffiche e le barche sbandate al limite della scuffia. Non sono mancate avarie, infortuni e persino soccorsi a persone finite in mare.

Bello e combattuto il testa a testa fra le barche più veloci. In fase di partenza il forte vento consente ad alcune barche piccole e leggere di planare e restare col gruppo degli scafi più lunghi. Schmidt porta la sua barca in testa dopo aver scelto un’andatura più larga e trova subito l’assetto giusto. Dietro insegue Arca che rompe l’attacco della vela di prua. La vela cade in acqua e viene lasciata in mare e poi raccolta da un mezzo di supporto. Alle successive tre boe Deep Blue mantiene il comando controllando gli avversari che non riescono a passare e tagliano la linea del traguardo con soli 59 secondi di distacco.

La giuria internazionale

Nella giornata di martedì la Giuria internazionale ha deciso di aprire due procedimenti: uno contro Furio Benussi, skipper di Arca, l'altro contro Ewol Way of life, modificando al momento la classifica. 

«Primi di categoria l’anno scorso e primi quest’anno: è una bella soddisfazione. Siamo davvero contenti», esulta il timoniere di Karnak, il ravennate Stefano Raspadori. «L’equipaggio ha lavorato in piena sintonia e sul primo lato siamo riusciti anche a usare il code zero (vela non sempre utilizzabile quando c’è molto vento, ndr)».

Prima vittoria invece per Rusticali e Mr Hyde, che quest’anno sono riusciti ad arrivare al terzo posto in assoluto al campionato italiano offshore. «Finora alla Barcolana eravamo riusciti ad arrivare al massimo al terzo posto», spiega Rusticali. «Ma quest’anno abbiamo azzeccato la partenza liberi dalla flotta e sulle boe siamo arrivati bene». Da segnalare anche l’8° posto assoluto di Bamar Ancilla Domini, barca che batte bandiera della Yacht Club Adriaco di Trieste ma ha come sponsor un’azienda forlivese).

Altre regate

Alla Go to Barcolana (sulla rotta Ravenna-Trieste) la vittoria in tempo assoluto di Irina equivale anche alla vittoria in tempo compensato. La barca di Maurizio Guglielmo (Ravenna Yacht Club) si aggiudica anche il Trofeo Gruppo Hera. Alla Barcolana Classic, vittoria in classe 4 di Golfo Mistico (Ferruzzi, Cv Ravennate) e tra gli scafi classici di Naif (Ivan Gardini, Cv Ravennate).

Le classifiche della Barcolana

Questa la classifica delle prime dieci barche: 1° Deep Blue, 2° Portopiccolo Prosecco Doc, 3° Maxi Jena, 4° Woodpecker Cube, 5° Anywave, 6° Bamar Ancilla Domini, 7° Adriatic Europa, 8° Idrusa, 9° E_Vai, 10° Clean Sport One.
Ecco invece le barche romagnole e sammarinesi giunte nei primi 250 posti: 19° Karnak (Bianchini-Raspadori), 29° QQ7 (Salvatore Costanzo), 30° Pegaso (Boccolini-Zambelli), 41° Il Moro di Venezia 2 (Vecchiola-Merani) 47° Irina (Maurizio Guglielmo), 57° Al 217 (Mariotti-Boromei), 90° Again (Giulianelli-Baraldi), 90° Swamy (Omero Giangrandi), 95° Mr Hyde (Marco Rusticali), 96° Lo Re (Forni-Peroni), 101° Magoo Vulcangas (Daniele Mazzotti), 107° Naif (Ivan Gardini), 123° Wadadli (Facchini-Bottura), 124° Lucifera (Graziano Tamburini), 160° Pixel (Zaccarini-Massetti-Bazzini-Ungarelli), 161° Big Bon 3 (Errani-Errani), 168° Unplugged (Roberto Bunicci), 172° X Altair (Vito Angelini), 194° Alkaid ( (Guido Sarti), 210° Giulia II (Venturi-Cortesi), 225° Bichi (Alessando Zamagna), 242° Brasadella (Brasa-Valentini), 243° Moretto (Gardini-Guardigli).

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