Vecchia Statale: da Bora a Bagno ora è a gestione Anas

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Dalla giornata di mercoledì la strada provinciale 138 del Savio, la ex strada statale Umbro-Casentinese 71, nel tratto da Borello a Bagno di Romagna, è passata alla gestione di Anas. Si è così concretizzato un passaggio da tempo sollecitato anche dagli enti locali per garantire coordinamento di interventi sulla viabilità principale e relativa dotazione delle risorse necessarie, visto che la provinciale di fondovalle costituisce l’alternativa alla E45 e su di essa si scarica il traffico della superstrada nel caso di interruzioni. Ma proprio per questo risulta evidente la contraddizione col mancato contestuale passaggio anche della attuale provinciale 137, che prosegue il percorso da Bagno di Romagna fino al confine con la Toscana.

Il tratto interessato

Sta di fatto che il decreto della presidenza del consiglio dei ministri del 21 novembre 2019, con le strade assegnate ad Anas su tutto il territorio nazionale, prevede il passaggio della provinciale 138 «dal ponte sul fiume Savio in località Bora Bassa presso Borello allo svincolo con la s.s. n. 3bis (E45, ndr) presso Bagno di Romagna». La lunghezza della tratta è di circa 45,6 km, mentre restano esclusi gli ulteriori 3,1 km di 138 che attraversano Bagno di Romagna e vanno dallo svincolo di Bagno di Romagna all’inizio della provinciale 137 per Verghereto e i 16,3 km che vanno dall’inizio della provinciale 137 (a sud di Bagno) fino al confine con la Toscana passando per Verghereto. Resta esclusa anche la provinciale 142 dei Mandrioli.

Decreto del novembre 2019

Tra l’altro, come si può notare dal periodo passato tra l’emanazione del decreto (novembre 2019) e la presa in carico da parte di Anas (aprile 2021), anche una volta che il passaggio di gestione viene sancito prima del suo effettivo concretizzarsi passa un po’ di tempo. Anas infatti svolge preliminarmente una verifica sulle strutture, come ponti e viadotti, per controllare la presenza di eventuali criticità e lo stato di conservazione e funzionalità. «Le attività – spiega Anas – sono state completate a marzo 2021 per consentire l’effettivo trasferimento delle strade».

Manutenzione e tecnologie

«Col Piano Rientro Strade - dichiara l’amministratore delegato Anas Massimo Simonini - aumenta l’efficienza della gestione dell’intera rete, con interventi di manutenzione programmata coordinati. Verrà inoltre ampliato l’uso di nuove tecnologie come le Smart Road Anas, la nuova sensoristica per il monitoraggio di ponti e viadotti. Nell’ambito del contratto di programma in tutta Italia abbiamo stanziamenti appositamente dedicati pari a 1,1 miliardi di euro, che abbiamo da subito messo in produzione».

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