Varati in Consiglio a Cesena le scontistiche sulla Tari

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Il mancato coinvolgimento dei gruppi di opposizione nella definizione dei criteri con cui applicare le scontistiche, la scelta di non legare lo sconto per le utenze domestiche all’Isee, e ancora la difficoltà per le opposizioni di comprendere come avviene da parte del gestore la definizione dei costi e delle tariffe e la conseguente mancanza di trasparenza. Queste le principali critiche che i gruppi di opposizione hanno mosso alla giunta nel dibattito sulle tre delibere, poi approvate con i voti favorevoli della sola maggioranza, che hanno reso effettiva la tariffazione della Tari per il 2021 con le scontistiche proposte dalla Giunta, che ha deciso di destinare 2,5 milioni dell’avanzo di bilancio 2020 per abbattere il costo della Tari. Duro l’attacco della Lega che da un lato, con Enrico Sirotti Gaudenzi, denuncia quella che ritiene essere una incongruenza tra i costi di gestione del servizio di raccolta rifiuti che giudica troppo alti e il fatto che i comuni ricevano ogni anno dividendi da Hera insinuando ci sia una speculazione o comunque una mala gestione, da un altro lato, questa volta da parte della capogruppo Antonella Celletti, l’accusa rivolta al Pd «di accettare aprioristicamente la propaganda di Hera» e di raccontare «un sistema perfetto che nella realtà non esiste». Al primo di questi due attacchi ha replicato l’assessore Camillo Acerbi spiegando che «non c’è speculazione sulla Tari. I dividendi sono frutto delle attività che Hera svolge sul libero mercato». Critico anche Luigi di Placido del gruppo Cambiamo, che alla Giunta ha chiesto «Avviare da subito un’interlocuzione sul futuro della gestione della Tari, e della gestione della raccolta dei rifiuti urbani nel territorio». Ha denunciato inoltre i tempi troppo lunghi per adottare la tariffa puntuale e denunciato come sia ancora «poco chiaro e trasparente il meccanismo della definizione di costi e tariffe». Pur riconoscendo lo sforzo dell’amministrazione Vittorio Valletta di Csn ha criticato il fatto che l’amministrazione abbia optato per un taglio trasversale per le utenze domestiche che invece avrebbe potuto legare ad esempio alle dichiarazioni Isee. Forte anche la critica rispetto alla mancanza di condivisione: «Ben venga il confronto con le associazioni di categoria, ma quello con le opposizioni è stato nullo, nonostante la disponibilità al confronto che avanziamo dall’inizio dell’emergenza sanitaria». Netta anche la bocciatura da parte del M5s.

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