Vandalizzato il cippo di Pantani, ma in suo onore nascerà un murales

Cesena

CESENA. Gesto odioso commesso da mani ignote contro l’indimenticabile Marco Pantani. Il cippo a lui dedicato a Montevecchio, località sopra Borello, è stato oggetto di un vandalismo e di un furto. Il primo si è concretizzato in una scritta con lo spray apparsa sul masso celebrativo. Ma l’atto più grave è la sparizione della fotografia del Pirata in maglia rosa, incorniciata in quel punto.
Per tutti i tifosi del campione del ciclismo, e in particolare per la comunità locale, la scoperta fatta ieri è stata una brutta ferita. E sono subito fioccate le reazioni indignate sui social. Tra l’altro, i protagonisti della creazione di quel cippo sono borellesi, con in testa Guerrino Santi, detto “Bianco”, grande amico di Marco Pantani.

Non è quindi un caso che a Borello, nei giorni scorsi, in occasione del 50° anniversario della nascita del Pirata di Cesenatico, si sia deciso di dedicargli un murales. A lanciare l’idea è stato Renzo Zignani, che sta coinvolgendo altre persone, a partire dal gruppo ciclistico del posto, per mettere in campo un’iniziativa non individuale ma condivisa.
L’intenzione è quella di commissionare l’opera a un artista di grande valore: Patrizio Virzì. È anche stato ipotizzato già il luogo dove sarà dipinta la figura di Pantani: in prossimità della seconda uscita E45 di Borello, un punto in cui c’è già una lunga scritta dedicata al campione.

La frazione che fa da cerniera tra Cesena e la vallata del Savio sta cercando di caratterizzarsi come piccola “capitale” romagnola dei murales. Ne sono già stati realizzati una dozzina, su edifici privati (il primo a dare l’impulso è stato appunto Zignani, con un’opera d’arte che si può ammirare lungo via Paternò) ma anche su pareti di locali pubblici, come la sede del Quartiere, e molti altri sono in programma. L’ultimo pensato, dedicato a Pantani, promette di essere il pezzo da novanta di una serie di realizzazioni che può diventare l’elemento caratterizzante del territorio borellese, assieme alla ex miniera di Formignano, come è evidenziato su un cartello stradale posto di recente all’ingresso del paese per segnalare questi due elementi d’attrazione. gpc

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