Vandali contro un operatore del 118 a Cesena: per i dipendenti c’è anche la beffa dei danni da pagare

“Basta violenze ai danni dei sanitari” è il manifesto che da tempo la Uil Fpl ha istituito per chiedere misure rigide di contrasto anche agli episodi come quello accaduto nei giorni scorsi al Bufalini: dove l’auto di un dipendente del 118 è stata messa nel mirino da vandali no vax.
Le vicende sono quelle descritte dal Corriere di ieri. Qualcuno notte tempo ha raggiunto l’auto di un sanitario del servizio ambulanze di Cesena che era posteggiata (mentre lui era in turno in un mezzo di soccorso di stanza fuori dal Comune di Cesena) a fronte della sede del 118. Con un punteruolo i vandali hanno inciso sul cofano della vettura frasi minacciose contornate da disegni che richiamano le atrocità del periodo nazista.
I graffi compongono le parole “Ambulanza, bastardi, andate via, Covid” seguite (e sovrapposti) da due svastiche.

Danno e beffa

Da sempre le telecamere (anche interne all’ospedale ed ai reparti e non solo nelle zone esterne) sono un tema dibattuto in sanità. Da un lato gli operatori chiedono tutela così come i pazienti, troppo spesso in passato vittime di furti mentre si trovano in situazioni di difficoltà. Dall’altra parte l’Ausl che stigmatizza i costi enormi che una soluzione video capillare comporterebbe, oltre agli ostacoli tra cui barcamenarsi all’interno delle leggi sulla privacy. Di certo, in un caso simile, i dipendenti Ausl oltre al danno subiscono anche una beffa. Per andare a lavorare in tanti al Bufalini sono costretti a posteggiare nelle strisce blu: a pagamento dopo le prime 3 ore. Se la propria auto in sosta subisce danni, come in questo caso, il dipendente è poi costretto anche a pagarsi da solo le riparazioni.

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