Valconca, aggredisce mamma e nonna: voleva i soldi per la droga

Con la minaccia di rivolgersi agli usurai per far fronte a dei debiti contratti con persone molto pericolose, da inizio giugno dalla mamma è riuscito a farsi consegnare 10mila euro in contanti per pagare la droga da cui è da lungo tempo dipendente. Lunedì scorso è tornato alla carica ma questa volta madre e nonna non sono state in grado di soddisfare le sue richieste. E quelle che fino a quel momento erano state solo minacce verbali, sono diventate azioni violente.

L’aggressione

Prima ha scaraventato la madre sul divano, le ha messo le mani al collo urlando “Ti ammazzo”. Poi quando si è rialzata l’ha strattonata per un braccio, fatta cadere a terra e l’ha trascinata per la stanza; quindi ha preso dal cassetto della cucina un grosso coltello e ha iniziato a sventolarlo davanti alle due donne. E per impedire che potessero chiedere aiuto ha scaraventato a terra, rompendolo, lo smartphone della nonna. Minuti di terrore da cui si sono sottratte fuggendo dall’appartamento per poi rifugiarsi da un vicino da dove hanno chiesto aiuto ai carabinieri che poco dopo hanno rintracciato e fermato il 29enne a breve distanza dall’abitazione dei nonni. Ai carabinieri la madre ha raccontato l’aggressione subita e che sempre nella stessa giornata era stata costretta a chiedere ancora l’intervento dei militari perché il figlio, in preda ai deliri, presumibilmente originati da uso combinato di alcol, cocaina e psicofarmaci, aveva rivolto generiche minacce di morte alla sorella più piccola e al fidanzato. Anche questa volta per impedire ai suoi bersagli di chiedere aiuto, aveva spaccato il cellulare della mamma scaraventandolo a terra. Quando i colleghi dell’Arma erano arrivati il giovane aveva già riposto nel cassetto il coltello che poi userà nuovamente contro mamma e nonna.

La sfida

Situazione nuovamente precipitata quando all’improvviso, di punto in bianco, il 29enne si è messo in posizione di sfida ed ha iniziato a minacciare i carabinieri che per non far precipitare la situazione per quasi un’ora hanno “trattato” per calmarlo e farlo desistere. Portato finalmente in caserma è stato arrestato per tentata estorsione aggravata, minaccia a pubblico ufficiale e lesioni personali: la mamma al pronto soccorso è stata giudicata guaribile in cinque giorni. Il 29enne, difeso dall’avvocata Claudia Montanari, ieri mattina, al suo primo arresto, è comparso davanti al gip Manuel Bianchi. Al termine dell’udienza di convalida il giudice, accertato che si è trattato dell’unico episodio di violenza ai danni delle tre donne, lo ha rimesso in libertà ma non potrà avvicinarsi a mamma, nonna e sorella nel raggio di 300 metri.

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