Vaccini a singhiozzo. A fine agosto chiude un hub

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Quella appena iniziata è la settima settimana “bianca” per il territorio imolese, ovvero contrassegnata da una costante discesa dell’incidenza settimanale della proporzione di positivi ai test di tracciamento. Sono anche tre settimane che non si registrano decessi di persone con Covid. Anche i posti letto Covid si sono completamente azzerati, ovvero l’ultimo paziente imolese ha lasciato la terapia intensiva di Bologna, mentre sempre 4 i comuni Covid free, tutti in vallata, così come senza casi positivi sono le strutture per anziani.

Report settimanale

È il quadro che si desume dal report settimanale dell’Ausl di Imola che segnala però anche un rialzo dell’indice Rt (per Imola è al 1,1, il più alto in provincia di Bologna e nella prima propaggine romagnola tra Faenza e Lugo). Sarebbe dovuto a una maggior percentuale di sintomatici su un numero complessivo di nuovi casi positivi che viaggia però alla media di pochissime unità ormai. Focali non ve ne sono, si può parlare più moderatamente di alcuni «piccoli cluster familiari e nel mondo dello sport giovanile», come nel caso della società pallavolistica di Medicina e la scorsa settimana in una società calcistica imolese. Alla chiusura del report i casi attivi erano in tutto 63 (-15), con una età media di 30 anni, 203 i soggetti in quarantena. Fra i nuovi casi dell’ultima settimana è però aumentata la percentuale di chi mostra sintomi della malattia: il 71,5%.

Bollettino

Stando all’aggiornamento di ieri, non si sono aggiunti nuovi positivi, zero nuovi casi infatti su 98 test molecolari e 257 antigenici. Nessun decesso e 2 i guariti, mentre erano 60 i casi ancora attivi, invariati quindi i casi totali, 12.661 da inizio pandemia.

Campagna vaccinale

Come annunciato su scala nazionale, anche l’Ausl di Imola dovrà rallentare le somministrazioni a causa delle forniture a singhiozzo da parte della Pfizer. Per questo da inizio settimana le prenotazioni delle prime dosi sono partite dall’8 agosto, ad oggi con l’aggiornarsi della agenda si andrà già oltre il 15. Giostrare fra consegne in ritardo e prenotazioni già fatte porta a un continuo rivoluzionamento dei piani, ad esempio, spiega l’Ausl, per la seconda dose degli under 60 di passa da vaccino Astrazeneca a Rna messaggero, ovvero Pfizer o Moderna, Janssen per gli under 60 vulnerabili. Si opta invece per Astrazeneca per gli over 60 prenotati con Pfizer. per richiamare gli over 60 che non si sono vaccinati è stato siglato un apposito patto coi medici di base che provvederanno a ricontattare i loro pazienti, verranno poi esaminati con uno studio ad hoc fattori che determinano la non accettazione del vaccino. Da luglio entra poi in vigore il Green pass, la gestione non passa in questo caso dalle ausl ma direttamente dal ministero e viene comunicati sulle app del governo o tramite sms a chi abbia avviato il percorso vaccinale. In questo caso cosa succede agli hub vaccinali? cce nì+ ancora bisogno. Per certo, conferma l’Ausl, per l’hub Osservanza e Tozzona gli spazi sono concessi fino a fine settembre. A Castel San Pietro invece da settembre dovranno rinunciare agli spazi al Centro Artemide che riprende le proprie attività canoniche. Con la giornata di ieri sono le vaccinazioni sono arrivate a quota 106.263.

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