Usura e sovraindebitamento: un caso preso in esame a Imola

Continua l’attività dello sportello di ascolto e sostegno per le vittime di estorsione,
oppressione criminale e usura,
per le persone che vivono situazioni di sovraindebitamento
e per i commercianti che vogliono recedere dai contratti con i gestori di slot machine
gestito dal presidio “Giudice Alberto Giacomelli” di Imola dell’associazione Libera nei locali
del Nuovo circondario imolese.
«Nel mese di febbraio ha contattato lo sportello una persona di San Secondo, in
provincia di Parma, attraverso l’associazione Ricrediti, con cui abbiamo già collaborato nel
passato per altre pratiche di sovraindebitamento – spiega Giorgia Bertozzi, referente dello
Sportello per il presidio –. E possiamo anticipare che il 7 marzo il comitato tecnico della
Fondazione Cassa di Risparmio di Imola ha preso in esame una pratica presentata nel
mese di gennaio, decidendo di intervenire
».
«Entrambi i casi dimostrano quanto sia fondamentale creare una rete anche
sovraterritoriale tra i diversi soggetti e le diverse realtà che si occupano di queste
problematiche – commentano Giorgia Bertozzi e Mary Raneri, coordinatrice del presidio –,
e quanto lo sportello sia diventato un punto di riferimento anche per chi non risiede a Imola
e nel Circondario».

Lo sportello di ascolto


Lo sportello si trova in via Boccaccio 27 (terzo piano), è attivo fino a maggio 2022,
con incontri in presenza ogni tre settimane al giovedì, dalle 10 alle 12:30 e dalle 13:30 alle
15, previo appuntamento telefonico al numero 379/2774413 (attivo dal lunedì al venerdì,
dalle 10 alle 13). In caso di urgenza, gli utenti potranno essere incontrati attraverso
collegamenti online.
E il servizio è parte del Piano per la prevenzione ed il contrasto al gioco d’azzardo
patologico dei dieci Comuni del Nuovo Circondario Imolese, che comprende anche la
promozione e la valorizzazione del marchio Slot FreEr presso gli esercizi che dismettono
le macchinette, attività che coinvolgono gli studenti, eventi per la comunità e attività di
promozione della legalità indirizzate soprattutto ai giovani tramite testimonianze virtuose.
Un impegno condiviso che, a fianco di Libera e degli enti locali, vede coinvolti anche
l’Azienda USL di Imola, l’Asp del Nuovo circondario imolese, le organizzazioni sindacali, le
associazioni di categoria, gli avvocati imolesi, il Terzo settore, i centri sociali, la Caritas
della Diocesi di Imola e i gruppi di auto-aiuto.

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