Università del cibo a Cesena: obiettivo già quasi centrato

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L’ultima parola spetterà al rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, ma sembra già in discesa la strada che può portare a scegliere Cesena come sede della nuova “università del cibo”, pronta a decollare nel 2023. «È del tutto naturale che le ricadute principali della parte di progetto di spettanza dell’Alma Mater siano qui a Cesena sia in termini di didattica, con l’accensione di nuovi master, che di ricerca che di rapporti con l’importante filiera di produzione alimentare». Sono parole “di peso”, scritte dal presidente del Campus cesenate, Massimo Cicognani, in una lettera di risposta a un impulso dato dalla Uil cesenate. Il segretario del sindacato, Marcello Borghetti, gli aveva scritto, prospettando una grande alleanza trasversale sul territorio mirata ad afferrare al volo questa opportunità, annunciata dal presidente della Regione Bonaccini durante la fiera “Cibus” a Parma.

La risposta di Cicognani non si è fatta attendere ed è molto chiara. Dopo avere ringraziato «per l’interesse manifestato per la realtà universitaria», ha confermato, come anticipato su queste pagine, che ha già preso forma «un progetto denominato “Food ER”, finanziato con 3 milioni di euro, che vede coinvolti tutti gli atenei regionali. La R di Romagna c’è - ha poi evidenziato il presidente del Campus che ha all’ex zuccherificio il proprio cuore ma con un importante insediamento di scienze e tecnologie alimentari a Villa Almerici - Non poteva essere altrimenti, perché l’Università di Bologna ha scelto da tempo di mettere nel Campus di Cesena la quasi totalità delle sue attività di didattica e di ricerca in campo alimentare». Non a caso - ha continuato Cicognani - «la parte di progetto a cura dell’ateneo bolognese è stata redatta dai miei colleghi di Villa Almerici, sede che peraltro attualmente esprime nella collega Rosalba Lanciotti la direttrice dell’intero Dipartimento di Scienze agro-alimentari, insediamento bolognese compreso».

Quella di Cesena è insomma già più di una semplice candidatura e il sindaco Enzo Lattuca si è subito attivato, in stretta sinergia con Bonaccini, con lo stesso Cicognani e col rettore, per darle definitivamente concretezza. La lettera che ha ricevuto da Cicognani viene accolta con entusiasmo da Borghetti: «Il presidente del Campus ha mostrato una grande attenzione e sensibilità e lo ringrazio per questo. È ancora tutta da costruire nei dettagli, ma abbiamo davanti una grande opportunità. Con l’università food c’è la possibilità di creare nel Cesenate occasioni di lavori di qualità, preziose sia per l’occupazione giovanile sia per lo sviluppo delle imprese. E questo può avvenire non solo nel settore agroalimentare in senso stretto ma anche in ambiti chiave per il nostro sistema economico, come il turismo. Lavoriamo tutti assieme perché questi futuri corsi di laurea funzionino al meglio».

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