"Una Rimini 365 giorni all’anno" La capitale della cultura sul mare

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Con Rimini è stato come si suol dire amore a prima vista. Il destino l’ha messa sulla strada di Valeria Guarisco in uno dei momenti drammaticamente più complicati della storia recente del pianeta e la manager lombarda ha colto l’occasione al volo facendone la sua nuova città. Tutto è nato poco più di un anno fa, quando il Comune decise di affidare i servizi di informazione, accoglienza turistica e destinazione attraverso un bando: lo vinse il consorzio Rimini Welcome (costituito da Ieg, Promozione Alberghiera, Summertrade e Adria Congress), che coniò il brand Visit Rimini e avviò una selezione per un destination manager. Procedura che ha visto trionfare appunto la dottoressa Guarisco, forte di una grande esperienza nel settore. Laureata in Economia Politica alla Bocconi di Milano, giornalista e per qualche tempo docente di Economia, vanta infatti fra le altre 12 anni nel Gruppo Fiera Milano - prima alla comunicazione e marketing, poi alle candidature grandi congressi internazionali della città di Milano - e poi un incarico da capo di gabinetto del sindaco di Como. Quindi Rimini, dove il 1° giugno 2020 si buttò a capofitto nella nuova avventura e un anno esatto dopo non ha perso una stilla di entusiasmo. Anzi, pare aver moltiplicato ancor più le energie.

Dottoressa Guarisco, a pochi giorni dal suo insediamento si definì una persona innamorata di questa città: della luce, dell’aria e dell’atmosfera che vi si respira. Come è Rimini un anno dopo?

«Ancor più innamorata, perché vivendola la si apprezza meglio e non si vorrebbe mai andarsene. Qui si sta bene e, anche se il lavoro è tanto, il tempo scorre veloce e leggero: è una città che dà entusiasmo e voglia di vivere. E lo dico in un anno difficilissimo per tutti, fatto anche di diversi momenti di solitudine: eppure Rimini trasmette un’energia che in pochi posti ho saputo trovare».

È entrata in carica in piena pandemia e quasi dodici mesi dopo si trova a fare ancora i conti con provvedimenti e restrizioni: come vi state muovendo sul piano turistico in questo panorama un po’ incerto?

«Abbiamo cercato di non stare fermi e non perdere tempo, abbiamo lavorato tantissimo da remoto e la cosa più importante è stata concretizzare la realizzazione del nuovo portale di Destinazione: per noi una pietra miliare in cui transitano tutta una serie di azioni sinergiche di promozione e vendita. Diciamo che abbiamo sfruttato questo tempo per dotare la città di un vero pstrumento turistico di riferimento»

Quale è il sentiment sulla stagione estiva alle porte? Lo scorso anno i numeri alla fine sono stati importanti e c’è stato il ritorno di tantissimi italiani frequentatori della Riviera in passato che si sono detti entusiasti della “nuova” Rimini: avete conferme in tal senso?

«Anche nel 2021 ci sarà una prevalenza del turismo di prossimità, italiano. Persone già venute o che ci scopriranno per la prima volta. Ma ci aspettiamo anche un ritorno degli stranieri: quelli più vicini anche in macchina, dalla Germania o dalla Francia ad esempio, ma anche dell’Est. Il bonus vacanze sta intanto incentivando ancora le famiglie a sceglierci ed è davvero una bella risorsa che il comparto ricettivo ha colto al volo, visto che tutti gli hotel li accettano. Un’altra soddisfazione è aver visto definire nel 2020 Rimini una destinazione sicura: è un plus, un invito a vivere all’aria aperta cui contribuiscono il parco del mare, gli spazi, iniziative sempre nuove come il recente debutto degli scooter elettrici. Anche chi non vuole vivere solo la spiaggia, trova davvero di tutto».

In questa ottica, la sinergia costa-entroterra diventa sempre più importante. Specie in un panorama che con il Covid ha riscoperto borghi, natura e turismo esperienziale

«Stiamo lavorando proprio sull’immagine di una Rimini sostenibile, che ha grande rispetto per l’ambiente e la natura e che il turista può vivere sia al mare che sull’intero territorio. Vogliamo far capire che questa è una destinazione davvero per tutto l’anno, perché ha sì la spiaggia che è grande risorsa attrattiva, ma anche un territorio alle sue spalle vivo e fruibilissimo, in cui cultura, storia, enogastronomia e coltivazioni sono fondamentali per arricchire l’offerta. Un ventaglio completo cui si sono aggiunti anche i Cammini come quello di San Francesco: questo è sempre stato un crocevia fin dall’antichità e c’è un’eredità di conventi, monasteri ed edifici sacri che va valorizzata. Viviamo in un momento storico in cui tutti abbiamo bisogno di farci domande e avere momenti e spazi di riflessione, anche farle lungo questi Cammini è Rimini».

Il già citato Parco del Mare e il Museo Fellini saranno altri due nuovi tasselli di grande pregio e attrattiva: quanto li state aspettando e quanto saranno importanti?

«Mi piace definire Rimini una capitale culturale sul mare, un’immagine che fa capire quale sia il suo valore storico. Quella di Federico Fellini è un’immagine volano straordinario, il maestro è un figlio di questa città che ha portato nel mondo ed è una risorsa turistica che andava valorizzata: il Museo Internazionale non è quindi solo un doveroso tributo, ma la concretizzazione del messaggio che il grande regista ha trasmesso al di fuori della Romagna e dell’Italia. Il fatto cioè che Rimini è una realtà ispiratrice che resta sempre nel cuore. Il lungomare è un altro progetto unico che ci porta avanti nel tempo rispetto ad altre destinazioni: ricorda a tutti che siamo una città mediterranea, del wellness, di persone che si incontrano in grande libertà. Tanto che il progetto ha ricevuto l’apprezzamento dell’Onu».

Altro tema da sempre sul piatto è quello della destagionalizzazione.

«Il nostro payoff è non a caso “Rimini 365 giorni all’anno”. È un tema che abbiamo e abbiamo voluto rendere sul portale con le 100 cose da fare, proponendo un bouquet di esperienze che ci consente di venderci sui 12 mesi. A noi piace dire che questa è una città convessa, che dà mille opportunità di essere felici: una felicità fatta dello stare bene, sia d’estate che d’inverno. La corsa sul lungomare ne è l’emblema, è un’emozione fortissima che si può vivere ogni giorno in maniera diversa, perché cambiano le luci, il cielo, la spiaggia. E il mare di per sé mette sempre di buonumore».

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